Dopo Milan-Bruges, si discute ancora di Rafael Leao: i rossoneri vincono senza il portoghese, che adesso rischia davvero il posto
Sta decisamente diventando l’uomo delle scelte impopolari, Paulo Fonseca. Il tecnico del Milan ha preso altre decisioni piuttosto controcorrente, anche nella gara di Champions League contro il Bruges, dopo averlo già fatto sabato in campionato contro l’Udinese. I fatti, però, gli stanno dando ragione, eccome.
Qualche giorno fa, la scelta di rinunciare a Leao sia dall’inizio che a partita in corso, quindi quella di gestire l’inferiorità numerica con Pulisic arretrato a centrocampo. Ieri, contro i belgi, in Europa, in una gara da vincere a tutti i costi, poco dopo aver subito l’inopinato pareggio nonostante il vantaggio di essere 11 contro 10, Fonseca ha tolto Leao dal campo. Una mossa che ha lasciato tutti senza parole, a San Siro, ma che, a sorpresa, ha praticamente dato subito i suoi frutti. Un minuto, e Reijnders aveva segnato il nuovo vantaggio.
Il tutto, mentre Leao ancora stava uscendo dal campo. Lo si è visto alzare le braccia al cielo, sorridere ed esultare e scambiare qualche cenno d’intesa con i compagni. Anche se, una volta tornato in panchina, la sua espressione era molto più imbronciata e malinconica. E adesso, i dubbi sul numero 10 aumentano esponenzialmente.
Il doppio cambio con cui Fonseca ha vinto la partita con il Bruges non ha solo sparigliato una partita difficile. Ma potrebbe anche aver aperto un nuovo ciclo in casa rossonera.
Con gli ingressi di Okafor e Chukwueze per Loftus-Cheek e Leao, con l’utilizzo di Pulisic come mezzala offensiva e con i due esterni più larghi, la squadra pare aver trovato al tempo stesso maggiore equilibrio, dinamismo in zona palla, verticalità e meno riferimenti per gli avversari, nell’analisi del giorno dopo di ‘Tuttosport’. Fonseca ha spiegato che quello di Leao non è stato un cambio punitivo e che servivano energie nuove, che anche uno come lui può essere sostituito. Ma se davvero il Milan potesse fare a meno di lui?
L’inizio di stagione di Leao è stato di certo molto inferiore alle attese e le ultime due partite gettano delle ombre sul suo futuro. Il suo talento non è in discussione, ma adesso il giocatore ha l’obbligo di darsi da fare per riguadagnarsi il Milan.
Le sfide con Bologna e Napoli possono cambiare il suo destino in rossonero. Risorgere o affondare, se Leao perdesse progressivamente spazio nelle gerarchie lui e il club potrebbero separare le proprie strade la prossima estate. Dopo che il Milan ha investito tanto su di lui, sarebbe un finale paradossale.
This post was last modified on 23 Ottobre 2024
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