Ultimo aggiornamento 21 Ottobre 2024 20:56 di Alessandro Basta
Federico Dimarco ha detto tutto su un aneddoto molto complicato sul suo passato: l’esterno nerazzurro ha vuotato il sacco all’improvviso
L’Inter ha ancora qualche problema di gioco e di formazione, anche alla luce degli ultimi infortuni, ma è riuscita a portare a casa tre punti fondamentali contro la Roma in una partita che vuol dire tanto per la classifica del presente e per le ambizioni nerazzurre.
La Beneamata ha vinto di misura, pur senza convincere del tutto, ma ritrovando un lampo del calciatore più rappresentativo a disposizione di Simone Inzaghi, cioè Lautaro Martinez. Stavolta Federico Dimarco non è stato decisivo, ma resta uno degli uomini più importanti in rosa e per lo spogliatoio.
Dimarco è fondamentale per il progetto Inter: si entra nel tour de force
Nelle ultime due settimane, si è parlato davvero tanto del laterale ex Verona. Nella Nazionale italiana ha fatto molto bene ed è assoluto protagonista del progetto di Luciano Spalletti, ma anche per l’Inter è un riferimento insostituibile, capace di trascinare i nerazzurri in molti appuntamenti della stagione.
In più, il suo senso di appartenenza e la sua fede calcistica rendono automatico il fatto che sia diventato ben presto un idolo per tutti i tifosi, che vedono in lui un esponente in campo della loro passione.
Insomma, il momento del terzino è decisamente positivo ed è innegabile che, al netto di qualche errore, sia uno dei migliori interpreti del suo ruolo in circolazione. Anche per lui, però, non sono mancati i momenti difficili e li ha rivelati in una sentita intervista.
Il passato difficile di Dimarco: “È stato un incubo”
Dimarco, infatti, ha parlato a cuore aperto a Gianluca Gazzoli, autore del podcast “Passa dal BSMT”, in cui è stato inevitabile anche un riferimento al suo passato prima dell’Inter. C’è stato un momento in cui l’esterno faceva davvero tanta fatica a trovare continuità in campo, gli erano arrivate diverse offerte, ma come riserva giovane nel suo ruolo.
Allora ha scelto di trasferirsi al Sion, dove avrebbe sicuramente trovato più spazio. Poi, però, il declino è stato rapido: “Parto benissimo col Sion, prima gara di campionato e rottura del metatarso: quattro mesi fermo”. Non solo, perché al rientro era cambiato allenatore e la squadra svizzera era ultima in classifica.
In quell’occasione, Dimarco ha dovuto addirittura fare il militare per punizione inflitta dal suo presidente, poi ha litigato con il tecnico ed è finito fuori rosa, tanto che l’anno dopo non lo cercava nessuno neanche in Serie B. “A Sion volevo smettere. Mi sono detto: ma chi me lo fa fare di soffrire così. Mi ero fatto male e nello stesso tempo ho perso un figlio. È stato un incubo“, ha concluso.