L’inchiesta ultras continua ad attirare l’attenzione mediatica e a causare non pochi problemi a Inter e Milan: oggi è stato interrogato Hakan Calhanoglu
Hakan Calhanoglu è un elemento essenziale per il presente e il futuro dell’Inter, un calciatore attorno a cui si fonde il gioco di Simone Inzaghi e che è stato grande protagonista negli ultimi anni a disposizione del tecnico di Piacenza.
Negli ultimi giorni, però, come diversi tesserati del club nerazzurro e del Milan, è finito al centro dell’inchiesta ultras, che ha portato a un blitz con ben 18 misure cautelari nei confronti di esponenti del tifo organizzato. Gli investigatori della squadra mobile di Milano, dopo aver già sentito Javier Zanetti, Simone Inzaghi e Davide Calabria, oggi si sono concentrati proprio sul centrocampista turco.
Il nome di Calhanoglu, e quindi i suoi rapporti con la curva dell’Inter, sono emersi nell’ambito di diverse intercettazioni ora agli atti. In una telefonata tra Marco Ferdico, uno dei massimi esponenti del tifo organizzato nerazzurro, e Marco Materazzi, è uscito il nome dell’ex Milan per il caso dei biglietti della finale di Champions League contro il Manchester City.
Addirittura, Calhanoglu si sarebbe schierato in favore della Curva e contro il comportamento della società. E poi si è parlato anche di una cena a cui il turco sarebbe dovuto andare con Antonio Bellocco, esponente della criminalità organizzata ucciso da Andrea Beretta.
Agli investigatori, il centrocampista ha confermato di aver conosciuto sia Ferdico, sia Bellocco, ma aver avuto con loro “rapporti a titolo personale” che sarebbero derivati essenzialmente dalle manifestazioni dei tifosi dopo il terremoto in Turchia. I colloqui, come riportato sempre da ‘Corriere.it’, sono avvenuti anche se “la società ci aveva detto di non avere contatti con gli ultras”. Ha negato, invece, la partecipazione a qualsiasi cena.
È bene subito precisare che Calhanoglu non è indagato e, esattamente come tutti gli altri tesserati di Inter e Milan, è stato sentito come persona informata sui fatti. A livello penale, quindi, non ci sono rischi, ma il discorso cambia per quanto riguarda la giustizia sportiva.
C’è infatti l’articolo 25, comma 10 che vieta ai tesserati rapporti con gruppi di tifosi non ufficialmente associati ai club, e questo implica una possibile sanzione o addirittura un’inibizione. Ancora è presto, però, per capire che piega prenderà la vicenda per le società e i tesserati.
This post was last modified on 17 Ottobre 2024
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