Terremoto Juventus, Elkann e Ferrero nei guai: rischiano grosso

Un altro terremoto finanziario sembra scuotere il mondo Juventus. Per John Elkann e Gianluca Ferrero arriva la pesante accusa.

La Juventus di Thiago Motta si prepara per il match di domani, dove accoglierà all’Allianz Stadium il Napoli dell’ex bianconero Antonio Conte. Una partita importante sia per la classifica che per l’atmosfera che si respirerà, complice la chiusura del settore ospiti disposta dal Casms.

Questa, però, non è l’unica novità che oggi ha scosso il mondo bianconero. Di nuovo nel mirino degli inquirenti i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann e lo storico commercialista della famiglia Gianluca Ferrero, attuale presidente del club che, tuttavia, non è coinvolto nella vicenda.

Juventus, guai giudiziari per Elkann e Ferrero

Secondo quanto rivelato da Calcio&Finanza, il GIP della Procura di Torino ha disposto il sequestro di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per 74,8 milioni di euro nei confronti dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann e di Gianluca Ferrero.

Terremoto Juventus, Elkann e Ferrero nei guai: rischiano grosso
Caos Juventus, la famiglia Elkann e Gianluca Ferrero indagati per frode fiscale e truffa allo Stato -(LaPresse)- Rompipallone.it

Ad essere coinvolto nella vicenda anche il notaio svizzero Urs Robert Von Grunigen per frode fiscale e truffa in danno dello Stato. L’accusa è mossa da Margherita Agnelli, madre dei tre fratelli Elkann.

Sotto il profilo delle imposte sui redditi, è stata quantificata un IRPEF evasa per circa 42,8 milioni di euro, rivenienti dalla sottrazione all’imposizione di una rendita vitalizia percepita dalla Caracciolo (ammontante – negli anni dal 2015 al 2019 – a oltre € 29 milioni) e di redditi di capitale (per circa € 116,7 milioni) derivanti da attività finanziarie detenute da trust con sede alle Bahamas” – specifica Calcio&Finanza.

Inoltre, per quanto riguarda le imposte di successione e donazione, la Guardia di Finanza ha individuato un’evasione superiore ai 32 milioni di euro – su un’eredità complessiva di oltre 800 milioni. Tale somma includerebbe fondi di investimento in Lussemburgo, opere d’arte e gioielli di grande valore e partecipazioni ad una società immobiliare lussemburghese.

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