La quinta giornata di Serie A ha già visto concludersi i primi due incontri. Al termine di uno dei due scontri, il presidente è salito in cattedra con una posizione ben precisa: ecco cosa succede.
La Serie A riapre i suoi giochi dopo gli impegni di Champions League che hanno avuto ben cinque protagoniste italiane. Tanti gli scontri importanti, fra Derby della Madonnina, necessità di conferme e vittorie necessarie per risalire in classifica.
Così la quinta giornata ha già visto concludere due dei suoi atti. E al fischio finale di un match andato in onda quest’oggi, si è esposto il presidente, che ha rilasciato delle dichiarazioni che hanno lasciato tutti attoniti.
Scossone Serie A: le parole del presidente
Alle ore 18:30, all’Unipol Domus, Cagliari ed Empoli si sono scontrate per riprendere i giochi di questo campionato, già entrato nel vivo. Il match, concluso per 2 reti a 0 per gli ospiti, ha decretato il momentaneo quarto posto dei toscani, a quota 9 punti.
Caduta libera, invece, per i sardi, in zona retrocessione con soli due punti conquistati sino ad ora. Così, al termine dello scontro, è arrivata l’ammissione di responsabilità da parte del presidente del Cagliari, Tommaso Giulini:
Con Nicola ci siamo parlati poco fa. Gli ho detto che stasera, dopo aver incassato due sconfitte dolorose, mi sentivo di doverci scusare con i nostri tifosi. Gli ho chiesto se preferiva non parlare, ma mi ha detto di volerci mettere la faccia, e questo mi ha fatto piacere. Gli ho detto che gradirei che la squadra potesse andare in ritiro. Questo avverrà da domani.
Ha poi proseguito aggiungendo:
Non ci sono problemi all’interno del gruppo, e tra ds e allenatore. Sono felice di lavorare con Bonato e Nicola, abbiamo avuto unione di intenti da subito. c’è affiatamento tra tutti. Probabilmente il problema posso essere io, perchè non vedo altre problematiche. Ho bisogno di qualche giorno per capire meglio. Forse dopo dieci anni, dopo aver ricevuto tanto, credo di dovermi interrogare. Forse sono io che sta dando meno, non sono più lucido come un tempo.
Delusione e amarezza: questi i due punti di partenza di un gruppo e di una società intera che hanno bisogno di ritrovarsi, dopo essersi apparentemente persi.