Guai Juventus, ancora problemi legali: il motivo è da non credere

Un giocatore della Juventus rischia seriamente di finire nei guai.

La Juventus rischia seriamente, per l’ennesima volta. Un giocatore della Vecchia Signora rischia di dover risolvere i propri problemi personali andando per vie legali. Il motivo resta da non credere.

Il calciatore è stato informato da poco del recente movimento circa questo suo problema. Dopo aver cambiato procuratore, adesso Kenan Yildiz rischia seriamente di finire per vie legali.

Yildiz rischia grosso, ecco perchè

Ciò che sta succedendo nelle ultime ore al calciatore turco della Vecchia Signora è da non credere. Stando a quanto riportato da calcioefinanza.it l’ex procuratore del numero 10 della Juventus ha presentato una istanza arbitrale in seguito alla decisione del giocatore di cambiare agente. Kenan Yildiz è rimasto esterrefatto dalla notizia, che lo ha lasciato pietrificato.

Yildiz va per vie legali
Kenan Yildiz sarà costretto ad andare per vie legali a causa del suo ex procuratore. (LaPresse) rompipallone.it

Carlos Ruiz, ex procuratore di Kenan Yildiz, ha presentato un’istanza arbitrale al Collegio di Garanzia dello Sport contro il calciatore turco in merito al contratto di mandato per l’assistenza e la consulenza. La questione riguarda la sostituzione del mandato da parte del numero 10 della Juventus avvenuta lo scorso aprile.

«Il Collegio di Garanzia dello Sport – si legge nella nota pubblicata sul sito del Coni – ha ricevuto un’istanza arbitrale presentata, ex art. 22, comma 2, del Regolamento Agenti Sportivi del CONI, dall’Agente Sportivo Carlos Ruiz Caillas, in proprio e in qualità di legale rappresentante della Ruiz Casillas Investments S.r.l., contro il sig. Kenan Yildiz in seguito al recesso esercitato, in data 10 aprile 2024, dal suddetto intimato con riferimento al contratto di mandato, e suo “Addendum”, conferito in via esclusiva dal sig. Kenan Yildiz, in data 10 novembre 2023, al suddetto Agente affinché lo stesso curasse i suoi interessi fino al 14 agosto 2025», conclude la nota.

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