Basket in lutto, morto l’ex stella: tifosi affranti

Triste notizia per il basket mondiale: l’ex stella è morta in seguito alle conseguenze di un infarto, il dolore dei tifosi

Mondo del basket in lacrime per l’addio all’ex campione della palla a spicchi. Non ha superato le conseguenze di un infarto che lo aveva colpito di recente ed è morto all’età di 69 anni Joe Bryant. Un nome importante nel panorama cestistico italiano (e non solo), ma soprattutto un nome legato al figlio, una vera leggenda del basket mondiale: Kobe Bryant.

Il campione NBA, deceduto in seguito ad un incidente aereo nel 2020 con la figlia Gianna e altre sette persone, aveva un legame molto forte con il papà all’inizio della sua carriera, rapporti che poi si sono deteriorati negli ultimi anni di vita. Joe Bryant ha giocato per 8 anni nella lega americana di basket: ha iniziato la sua carriera alla Vartram High School, poi il passato all’università di La Salle. Quindi a Philadelphia i suoi anni migliori: quatto stagioni con i Sixers arrivando alle finali NBA nel 1976/1977.

La sua esperienza con il basket professionistico americano ha fatto tappa anche a San Diego (per tre stagioni), quindi l’ultimo anno a Houston prima del trasferimento in Europa, con l’Italia come sua meta. Proprio qui da noi ha vissuto diverse stagioni con Rieti, Reggio Calabria, quindi Pistoia ed, infine Reggio Emilia prima dell’addio al nostro campionato e al trasferimento in Francia dove giocò l’ultima annata a Mulhouse.

Addio a Joe Bryant: dal NBA all’esperienza in Italia

Sette stagioni in Italia per Joe Bryant, anni in cui anche il figlio Kobe si è avvicinato al mondo del basket, prima di spiccare il volo negli Stati Uniti e diventare una vera e propria leggenda.

Addio a Joe Bryant, papà di Kobe
Addio a Joe Bryant, papà di Kobe (ANSA) – Rompipallone.it

Proprio nei primi anni di Kobe in NBA, il papà Joe era stato molto vicino al figlio, accompagnandolo all’inizio della sua carriera, prima che i rapporti tra i due diventassero più burrascosi. Diverse le liti tra Kobe e i suoi genitori: la prima nel 2001 a causa della scelta di sposare Vanessa, matrimonio al quale Joe Bryant e la moglie non partecipano. Dopo la rappacificazione, nel 2013 un altro litigio, con annessa causa in tribunale, quando i genitori provarono a vendere alcuni cimeli del periodo del college di Bryant. Prima della morte di Kobe, il riavvicinamento.

Conosciuto anche con il soprannome di Jellybean per la sua passione per le caramelle gommose, dopo aver chiuso la carriera di cestista Joe ha intrapreso quella di allenatore, guidando tra l’altro le Los Angeles Sparks in Wnba e sfiorando il ritorno in Italia nel 2009 quando aveva firmato con Rieti prima che la società fosse spostata a Napoli.

Gestione cookie