“Mi viene da piangere”: Tamberi disperato, vuole essere il primo nella storia

Gianmarco Tamberi disperato dopo l’infortunio al bicipite femorale: non si arrende vuole riuscire a fare quel che nessuno ha mai fatto

Nessun rischio per le Olimpiadi. Gli accertamenti cui si è sottoposto Gianmarco Tamberi dopo il problema che lo ha costretto a saltare il meeting di Szekesfehervar hanno in parte tranquillizzato. La risonanza magnetica ha escluso lesioni importanti, con un edema che potrebbe rientrare nel giro di qualche giorno.

Sospiro di sollievo, almeno per la presenza a Parigi 2024 tra un mese, ma come ci arriverà l’oro olimpico di Tokyo è ancora tutto da capire. È proprio quello il dubbio che tormenterà Gibo, reduce dal fantastico oro agli Europei di Roma, e che lo accompagnerà in questo avvicinamento all’appuntamento a cinque cerchi. Un appuntamento che l’atleta avrebbe voluto senza intoppi, come mai accaduto nella sua carriera, partendo dalla grande delusione brasiliana quando nel 2016 fu costretto a dare forfait a causa di un infortunio alla caviglia sinistra.

Una delusione che Tamberi si porta ancora dietro e che si è materializzata nuovamente dopo il problema accusato al polpaccio. A Parigi  ci sarà il saltatore come ha spiegato lui stesso sui social, senza però nascondere il suo stato d’animo, decisamente al ribasso.

Tamberi, lacrime e sogno olimpico: “Nessuno ci è mai riuscito”

“Ho pianto tre volte nelle ultime 24 ore – il post di Tamberi per aggiornare i fan sulle sue condizioni -, non mi vergogno a dirlo”. Lacrime che potrebbero essere per la tensione o per la paura di non farcela: “Mi viene da piangere anche ora mentre scrivo, mi distrugge l’idea poter compromettere il mio percorso verso quello per cui ho lavorato così tanto”.

Olimpiadi, l'annuncio di Tamberi
Tamberi in lacrime, ma Olimpiadi non a rischio (LaPresse) – Rompipallone.it

Il riferimento è ovviamente alle Olimpiadi che però, scrive lo stesso campione, non sono a rischio. La risonanza magnetica ha evidenziato, infatti, “un’importante zona edematosa del bicipite femorale” che ha tempi di recupero “piuttosto rapidi” anche se lo costringerà ad una settimana di terapie intensive e allenamento differenziati.

Insomma “non sono in pericolo le Olimpiadi come tempi”, ma bisognerà vedere quali e quante gare di avvicinamento potrà fare Tamberi da qui all’appuntamento di Parigi. Questo il tormento per il portabandiera italiano che ha però un pensiero fisso che lo motiva: “Se nessuno ci è mai riuscito prima, ci deve essere un motivo! Nessuno nella storia ha mai coronato il sogno di vincere due medaglie d’oro in questo dannato sport e vi giuro che io, nonostante questo stop, continuerò a fare di tutto per essere il primo nel riuscirci”.

Tamberi non ha intenzione di mollare la presa, pur consapevole che non sarà certo un’impresa semplice: “Ma cosa è stato facile nella mia carriera?”. Nulla, e riuscire a vincere ancora così sarebbe molto più bello.

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