Sinner, l’ammissione spaventa: è un vero incubo

Per Jannik Sinner è un periodo particolarmente fortunato, ma l’ammissione fa spavento: per chi gli sta vicino è un vero incubo

L’uomo del momento. Jannik Sinner si è preso le prime pagine dei giornali anche in un paese calciofilo come l’Italia. Con la Nazionale di Spalletti che fa vergognare di sé ad Euro 2024, lo sport italiano si aggrappa al numero 1 al mondo per tenere alta la bandiera tricolore.

Lo fa a ragion veduta visto che il 22enne altoatesino è in un momento di forma smagliante e sta vivendo il suo anno magico: non solo il primo slam vinto in Australia, Sinner è riuscito a issarsi fino al primo posto del ranking mondiale ed ora arriva da grande favorito a Wimbledon, con un occhio alle Olimpiadi dove proverà a regalare una gioia all’Italia che, in tutta la sua storia, ha conquistato soltanto una medaglia di bronzo nel tennis a cinque cerchi.

Si partirà però dal torneo di Londra dove il sorteggio non è stato fortunato per Sinner: secondo turno con il possibile derby con Berrettini, quindi Ben Shelton, Daniil Medvedev e il grande rivale Carlos Alcaraz in semifinale. Un cammino tutt’altro che agevole, ma che non spaventa il tennista italiano, pronto a dimostrare di essere davvero il numero 1 al mondo. A spaventare però è un’abitudine che Sinner si porta dietro da quando era bambino.

Sinner e la passione che spaventa: “Un incubo per il mio preparatore”

È noto che il 22enne ha praticato sci prima di dedicarsi completamente al tennis. Una passione, quella per le neve, che non è certo svanita con il tempo e che lo porta ancora oggi a concedersi qualche discesa quando il tempo e i molteplici impegni sul campo glielo concedono.

Sinner e la passione per gli sci
Sinner sugli sci: un incubo per il preparatore (LaPresse) – Rompipallone.it

Un’abitudine che non lascia però dormire tranquillo il suo staff ed in particolare il suo preparatore. È lo stesso Sinner ad ammetterlo nel corso di un’intervista a ‘L’Equipe’, dove confessa anche di concedersi qualche gara di kart, altro sport non certo privo di rischi. Tornando agli sci, il tennista racconta: “Ho fiducia nelle mie capacità e mi sento a mio agio quando vado sugli sci. Può essere pericoloso  – confessa – con le persone intorno, ma sto molto attento. Quando ero piccolo, sciavo al 110%, ora forse al 70%”.

Poi la frase su come prende il suo staff la passione per gli sci: “Il mio preparatore ha gli incubi quando scio, ma ogni volta lo rassicuro”. Una frase detta in maniera ironica, ma che testimonia quando sia complicata la vita di un campione del tennis anche per gli hobby.

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