L’Italia vive la vigilia degli ottavi di finale contro la Svizzera: Spalletti deve fare a meno di Calafiori, ma a rischio c’è anche un big
Ora non si può più sbagliare. Svizzera-Italia è la prima partita veramente da dentro o fuori, dove gli azzurri dovranno fare meglio dei propri avversari, altrimenti il ritorno a casa sarà scritto.
Una partita a cui la Nazionale arriva non certo al massimo della condizione, come dimostrato dai tre incontri fin qui disputati. Un’Italia poco fluida nel gioco, non precisa in difesa, con un attacco spuntato: insomma, di cose da mettere a punto per Spalletti ce ne sono, ma gli azzurri spesso e volentieri sono stati capaci nella loro storia di tirare fuori energie e capacità nascosti quando si arriva al momento della verità.
Si spera che succeda anche questa volta per andare avanti in un tabellone che offre all’Italia – una migliore di quella ammirata fin qui – la possibilità di arrivare fino in fondo. C’è l’Inghilterra soltanto tra le big dal nostro lato, con la possibilità poi, superando la squadra di Southgate, di un accoppiamento in semifinale abbordabile contro l’Olanda. Ma questi sono discorsi che vanno troppo in là, visto che la Svizzera è tutt’altro che sfavorita nel confronto con la nostra Nazionale, perché la squadra di Yakin ammirata fin qui ha le carte in regola per farci male e soprattutto perché proprio gli elvetici hanno buttato fuori gli azzurri dai Mondiali 2022.
Svizzera-Italia, allarme Dimarco: le probabili formazioni
A tutto questo si aggiungono i problemi di formazione che Spalletti dovrà affrontare per Svizzera-Italia. Il primo, già sicuro, è relativo all’assenza di Calafiori, costretto a forfait per squalifica dopo i due cartellini gialli rimediati. Al suo posto il ct sembra orientato a schierare Mancini, ma non è da escludere un impiego di Buongiorno che prima dell’inizio di Euro2024 era dato come titolare.
Ma ad agitare la vigilia azzurra sono le condizioni di Federico Dimarco, ancora alle prese con i postumi della botta al polpaccio rimediata contro la Spagna. Recuperato in extremis contro la Croazia, dove però ha dimostrato di non essere in perfette condizioni fisiche, l’esterno dell’Inter non ha ancora smaltito completamente l’acciacco, oggi ha fatto allenamento personalizzato e si è sottoposto ad ulteriori accertamenti.
Soltanto dopo i risultati Spalletti deciderà se impiegarlo o meno dal primo minuto, anche in considerazione che le alternative sulla sinistra non mancano: c’è Cambiaso che può essere impiegato, come anche Darmian, senza dimenticare che si potrebbe varare un’Italia più offensiva inserendo El Shaarawy. Da valutare anche Bastoni, alle prese con un leggero attacco influenzale. Dubbi che accompagneranno l’Italia fino a domani pomeriggio. Alle 18 la sfida con la Svizzera: non è più consentito sbagliare.