Riecco il caso Juventus con la penalizzazione e la presa di posizione della Figc che non ammette repliche: “Tutto previsto dalla giustizia sportiva”
Riecco la giustizia sportiva. Torna a far parlare di sé il caso plusvalenze relativo alla Juventus, quello che nel campionato 2022/2023 costò caro ai bianconeri. Dieci punti di penalizzazione, squalifiche per i propri dirigenti, esclusione dalle coppe europee i dettagli della stangata che a lungo ha fatto parlare di sé nei mesi passati.
Ora le cose sembrano superate, anche se c’è qualche Procura che sta portando avanti le proprie indagini: da Roma a Milano, da Bergamo a Sassuolo, diverse le società che possono essere coinvolte. Roma e Napoli, Inter e Sassuolo, quindi l’Atalanta, tutte con presunte plusvalenze fittizie, almeno stando agli inquirenti.
Nell’attesa che la giustizia faccia il suo corso e che, eventualmente, si muova anche la giustizia sportiva, a parlare della penalizzazione Juventus è stato il presidente della Figc, Gabriele Gravina. Il numero uno del calcio italiano è intervenuto in Parlamento alla Commissione Cultura ed ha affrontato diversi argomenti, tra i quali anche quello relativo al caso che lo scorso anno ha coinvolto la società piemontese. Da questo punto di vista le parole del presidente federale sono state chiarissime.
Nel corso del suo intervento alla Commissione Cultura, Gravina ha così affermato: “La condanna della Juventus per una fattispecie e il patteggiamento per un’altra, sono entrambi previsti dal codice di giustizia sportiva: rappresentano un fatto normale”.
Il presidente Figc ha anche aggiunto che “l’impatto della giustizia sportiva è stato incisivo: a dimostrarlo c’è il fatto che per la giustizia ordinaria sono ancora in corso le indagini della magistratura”. Parole che già stanno facendo discutere e alle quali hanno fatto seguito altre relative all’ormai famosa commissione di controllo sulle società calcistiche varata dal Governo e osteggiata anche da Fifa e Uefa.
Gravina è chiaro anche su questo punto: “Si tratta di un provvedimento che va contro l’autonomia dello sport”. Il numero uno federale evidenzia anche una lacuna del decreto: “Non si fa riferimento al controllo a stagione in corso, su base bimestrale, del pagamento degli emolumenti”. Non proprio un aspetto secondario visto che parliamo di un “controllo fondamentale attraverso il quale in passato sono stati comminati 494 punti di penalizzazione nei vari campionati”. Insomma, di motivi per evitare di mandare in archivio la Covisoc a favore della commissione ce ne sono secondo Gravina che difende la giustizia sportiva e sottolinea gli aspetti negativi della nuova normativa.
This post was last modified on 18 Giugno 2024
Brutte notizie in casa Sinner. Il tennista sta trascinando l'Italia in Coppa Davis ma alcune…
Unai Emery è l'uomo delle coppe e dopo l'Atalanta chissà che non possa succedere di…
Dopo quanto già successo a Bremer e Cabal, oltre che ad altri calciatori, un altro…
Tutti gli occhi su Fazzini. L'ennesimo grande talento italiano prodotto dall'Empoli, pronto per il grande…
Nella festa dello 0-5 all'Hellas Verona, con tutti i gol praticamente segnati nel primo tempo,…
Emergono nuovi dettagli circa l'inchiesta ultras che vede coinvolte Curva Nord e Curva Sud dei…