È muro contro muro tra Kvaratskhelia e il Napoli ed ora per Conte si rischia l’addio all’attaccante: durissima presa di posizione
Il sorriso delle foto di rito per l’annuncio ufficiale ha lasciato spazio alla preoccupazione. Antonio Conte sapeva che a Napoli non avrebbe trovato uno spogliatoio sereno, ma che fossero così tanti i problemi forse neanche lui se lo sarebbe aspettato.
Da Di Lorenzo ad Osimhen, arrivando al caso Kvaratskhelia, deflagrato in tutta la sua potenza domenica sera. Il georgiano vuole andare via, o almeno è questo quanto hanno affermato il suo agente Mamuka Jugeli e il papà Badri, aggiungendo anche di non aver ancora parlato della questione con Khvicha. Peccato che il Napoli non abbia nessuna intenzione di cederlo e lo abbia chiarito con un durissimo comunicato in risposta proprio alle dichiarazioni dell’entourage del calciatore.
Insomma, quel che si prospetta è un muro contro muro che non fa presagire nulla di buono, anche se Conte ha le carte in regola per convincere Kvaratskhelia (come Di Lorenzo) ad abbracciare nuovamente il progetto azzurro, un progetto che – pur con tutte le difficoltà evidenti – aspira a riportare il Napoli al vertice della Serie A. Per farlo servirà però ritrovare il giusto filo del discorso, riuscire a ricucire i violenti strappi delle ultime settimane e lasciar da parte le dichiarazioni roboanti dei vari procuratori.
Prima quello di Di Lorenzo, ora quello di Kvaratskhelia: gli agenti alzano la voce e fanno tremare il Napoli che non sembra però intenzionato a sottostare a quelli che Rino Foschi, ex direttore sportivo, chiama ricatti.
Intervenuto a ‘Radio Punto Nuovo’, l’ex dirigente attacca proprio i procuratori ed in particolare quello del talento georgiano: “L’agente di Kvaratskhelia sta ricattando il Napoli: il calciatore ha tre anni di contratto e il club ha anche intenzione di rinnovarglielo. Se pur non fosse così -ha aggiunto Foschi – gli azzurri hanno tutto il diritto di tenerlo fino a scadenza. Se a Kvaratskhelia non sta bene, attende la fine dell’accordo e se ne va a parametro zero”.
Le parole di Foschi sono un’invettiva contro il modo di operare di alcuni agenti: “Basta con questi ricatti, se fossi il ds del Napoli chiamerei De Laurentiis e Conte e chiarirei le cose: o al calciatore stanno bene queste condizioni o resta in tribuna fino al termine del contratto”. Il consiglio quindi è di non lasciar passarae la linea di Jugeli anche se i partenopei sanno bene quanto sia importante ricucire lo strappo per evitare di compromettere anche la prossima stagione.
This post was last modified on 18 Giugno 2024
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