Lutto tremendo nel mondo del calcio: addio ad un calciatore di 26 anni, dolore immenso per club e Nazionale. Le cause del decesso
Il mondo del calcio è in lutto, stravolto da un dolore straziante. D’altronde non può essere altrimenti quando ci lascia un calciatore in attività, giovane ed all’apparenza forte fisicamente. L’Italia, il 4 marzo del 2018, è stata colpita in prima persona da un lutto tragico: tutti, infatti, ricorderanno la scomparsa di Davide Astori, ex difensore e capitano della Fiorentina morto per un problema cardiaco.
E lo scorso 14 aprile Ndicka, al 73′ di Udinese-Roma, si accasciò in terra facendo temere tutti per il peggio: per fortuna nessun infarto tantomeno alcuna patologia cardiaca per il difensore camerunense che aveva accusato solo un trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro dovuto con ogn probabilità per un colpo al costato ricevuto in gara.
Impossibile dimenticarci, poi, di Morosini ma anche Puerta o Foé, morti in campo, oppure di Taccola e Dwamena, scomparsi a causa di alcuni segnali che non sono stati valutati con la giusta attenzione. Ed il ora il calcio piange un altro calciatore, un altro talento morto probabilmente per troppa poca attenzione.
Addio al giovane portiere: giocava in Inghilterra
Ad appena 26 anni si è spento Matija Sarkic, portiere del Millwall e del Montenegro. E proprio con la maglia della selezione balcanica si era messo in mostra appena 10 giorni fa, nell’amichevole contro il Belgio risultando peraltro il migliore in campo.
Come svelato dalla Reuters che ha citato Vijesti, quotidiano montenegrino, Sarkic sarebbe morto stamane in un appartamento di Budva. Da chiarire ancora le circostanze del decesso avvenuto alle 6.30 del mattino. Secondo il portale “Rtcg” si sarebbe trattato di un malore ed a nulla sarebbero valsi i soccorsi chiamati dagli amici del portiere.
Sul luogo è arrivata anche la polizia che sta indagando sull’accaduto. Possibile che venga predisposta l’autopsia. “La società chiede il rispetto della privacy di Matija e non rilascerà altri comenti” si legge nel comunicato pubblicato dal Millwall, il club proprietario del cartellino del calciatore.
Nato in Inghilterra, a Grimsby, è calcisticamente cresciuto nell’Anderlecht a causa del trasferimento del padre diplomatico a Bruxelles. In trasferimento a 18 anni in Inghilterra, all’Aston Villa dove ha giocato fino alla stagione scorsa, con la maglia del Millwall in Championship, arrivato via Wolves.
Come detto, contro il Belgio 10 giorni fa la sua ultima gara: non è riuscito ad evitare la sconfitta per 0-2 della sua nazionale ma era stato nominato miglior giocatore della partita, grazie ad una serie straordinaria di parate. All’alba il suo cuore non ha retto