Torna l’incubo del calcioscommesse nel campionato italiano: aperta una nuova inchiesta, il procuratore federale pronto a tutto
La stagione 2023/2024 si è ufficialmente chiusa: almeno per quanto riguarda i campionati principali, con le serie minori che sono impegnate nelle gare di play off e play out in questi giorni. Vi sono, infatti, da decretare le ultime promozioni e retrocessioni per chiudere ufficialmente questa stagione e guardare già alla prossima.
L’annata è stata anche sconquassata da un nuovo caso relativo al calcioscommesse: proprio come nell’82, quando fu penalizzato Paolo Rossi, anche ad inizio stagione due calciatori sono stati stangati. Si tratta di Nicolò Fagioli e Sandro Tonali che hanno peraltro ammesso le loro colpe patteggiando pene meno severe.
Il centrocampista della Juve ha già scontato tutta la sua pena, tornando a giocare nelle ultime giornate di campionato e ricevendo perfino la chiamata in Nazionale: e chissà che Spalletti non abbia pensato proprio all’82, quando grazie a Pablito arrivò addirittura il Mondiale, il terzo della storia.
Pena più severa per Tonali che è stato squalificato per un anno: l’ex centrocampista del Milan, d’altronde, aveva scommesso anche sulla sua squadra, situazione che ha aggravato la punizione.
Con le squalifiche comminate sembrava ormai in archivio anche quest’altra brutta e nera pagina del calcio italiano. Ed invece l’incubo del calcioscommesse è tornato nuovamente vivo. La Procura della FIGC ha infatti aperto un fascicolo di indagine sull’espulsione comminata a Nicola Bellomo nella gara tra la Ternana ed il Bari valida per il ritorno del play out retrocessione di Serie B.
Il match, vinto dai pugliesi per 3-0, ha visto conquistare la salvezza proprio ai galletti ai danni dei rossoverdi. Ebbene, durante la gara, al 78′ è stata decretata l’espulsione per Bellomo. Non in campo, perché il numero 10 non era in campo, ma direttamente dalla panchina.
Il rosso è arrivato dopo un litigio con il raccattapalle. Fin qui nulla di strano. Ad attirare l’attenzione della Federcalcio, perciò, sarebbe stato un flusso anomalo di scommesse proprio sull’espulsione del calciatore del Bari. Ecco perché Giuseppe Chinè, il procuratore federale, indagherà con l’ausilio dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli per accertare tutti i fatti e capire cosa sia accaduto.
Una coda decisamente avvelenata, insomma, che di certo agita ancora le acques in una stagione particolarmente complessa, con lo spettro del calcioscommesse che ora tocca anche il campionato cadetto, escluso dal filone dello scorso settembre.
This post was last modified on 31 Maggio 2024
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