Chiuso il campionato, per la Serie A si prospetta un rischio molto serio: possibili sanzioni, un vero terremoto. Cosa sta succedendo
Chiuso (quasi, considerato l’ininfluente recupero tra Atalanta e Fiorentina) il campionato, non le polemiche. La Serie A è pronta ad andare in vacanza, ma mettendo dentro le valigie le immancabili discussioni.
Il calcio italiano vive altre settimane di ‘guerra’ interna, a causa della scelta del Governo di dare vita ad una Autorithy che controlli in maniera indipendente i bilanci dei club e possa anche decidere sulle iscrizioni ai campionati. Una decisione che ha portato ad una vera e propria sollevazione da parte del mondo del calcio che compatto si è schierato contro questa nuova commissione che, almeno nei compiti, andrebbe a rimpiazzare la Covisoc.
Una situazione che potrebbe diventare una vera e propria polveriera, soprattutto da due punti di vista. Il primo, più immediato, riguarda l’eventuale intervento di Uefa e Fifa, da sempre contrarie all’ingerenza politica nel mondo del calcio. L’altro riguarda eventuali parametri più stringenti relativamente alle regole per le iscrizioni al campionato, un aspetto non secondario considerato che molti club di Serie A non hanno certo bilanci floridi.
Proprio su questo è intervento, in un’intervista a ‘fanpage.it’, l’avvocato Biagio Giusta, esperto di diritto sportivo. Il legale ha provato a spiegare quel che potrebbe essere l’impatto della nuova Authority sul mondo del calcio, soffermandosi anche sugli aspetti relativi a iscrizioni e intervento di Fifa e Uefa.
Nel corso dell’intervista, Giusta esclude che l’istituzione della nuova Authority possa creare difficoltà nelle iscrizioni al prossimo campionato, ma mette in guardia sui tempi ristretti per chiudere la pratica relativa alla stagione 2024/2025.
“La Covisoc resterà in carica fino al 30 giugno ed espleterà tutte le funzioni che le competono -le sue parole -. Il caos si rischia per la situazione che si è creata con l’avvicinarsi delle scadenze delle iscrizioni”. Una situazione particolare con l’avvocato che si lascia andare a un timore: il ritardato inizio dei campionati.
Più complicata, invece, la questione dell’ingerenza della politica sul mondo del calcio: “Quando il Governo interviene su questioni anche solo parzialmente riservate all’autonomia dell’ordinamento sportivo il rischio c’è ed è serio” le sue parole. Giusta ricorda l’intervento del CIO quando c’era il rischio che la politica italiana mettesse le mani su alcune prerogative del Coni, ma sottolinea anche come si stia creando una nuova visione sul tema, più aperta, derivante anche dalla questione Superlega.
Tutto però è da seguire con estrema attenzione, soprattutto in relazione alle possibili decisioni diverse tra Authority del Governo e Uefa sulla partecipazione dei club alle varie competizioni: “Sono competenze diverse – spiega Giusta -, ma sicuramente non sarebbe una immagine bella per lo sport: è uno scenario da brividi“.
This post was last modified on 30 Maggio 2024
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