Dopo le situazioni che hanno visto protagonisti Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, c’è il nuovo caso di calcioscommesse in Italia.
Il problema relativo al calcioscommesse continua a tenere banco in Italia. Nell’ultimo anno le accuse e i provvedimenti rivolti a Nicolò Fagioli e Sandro Tonali avevano portato a galla un problema di cui negli ultimi anni non si era sentito più parlare. I due centrocampisti italiani, dopo indagini approfondite, sono stati squalificati, con il classe 2001 che è appena rientrato in campo dopo la sospensione dai campi di sette mesi. Per quanto riguarda il centrocampista del Newcastle, la sospensione di dieci mesi terminerà ad agosto e potrà quindi tornare in campo a partire dall’inizio della prossima stagione.
Lo scorso mese di aprile erano state chiuse le indagini relative all’inchiesta sul calcioscommesse a Benevento, con alcuni calciatori che nel periodo preso in considerazione militavano nel club giallorosso. Da quanto è emerso dalle indagini, erano stati quattro i giocatori che avrebbero scommesso su piattaforme legali e illegali tramite dei prestanome non tesserati. Per quanto riguarda la società campana, nessuna sanzione è mai stata dato che in casi simili i club non rispondono per responsabilità oggettiva. Nella giornata di oggi è arrivata la decisione della Procura Federale per quanto riguarda i quattro interessati.
Dopo le indagine terminate ad aprile è arrivata la decisione finale. Il Procuratore Federale, su segnalazione della Procura della Repubblica di Benevento ha deferito al Tribunale Federale Nazionale i quattro calciatori coinvolti per gravi violazioni del Codice di giustizia sportiva. Si tratta di Christian Pastina, ancora oggi in forza al Benevento; Francesco Forte, all’epoca dei fatti tesserato per il Venezia e nell’ultima stagione in forza ad Ascoli e Cosenza; Gaetano Letizia, all’epoca dei fatti tesserato per il Benevento e oggi alla Feralpisalò; Enrico Brignola, all’epoca dei fatti al Benevento e oggi a Catanzaro.
Come dichiarato tramite un comunicato direttamente dalla FIGC, i quattro calciatori avrebbero effettuato scommesse, direttamente o tramite intermediari, su risultati di incontri ufficiali organizzati dalla Figc e di campionati di calcio professionistici stranieri. Queste attività illecite sarebbero state condotte almeno a partire dalla stagione sportiva 2021/22 fino alla stagione sportiva 2022/23. Le scommesse sarebbero state piazzate sia presso soggetti autorizzati che su piattaforme non autorizzate. Il deferimento odierno segna l’inizio di un procedimento che potrebbe portare a sanzioni severe (minimo tre anni di squalifica), incluse sospensioni e ammende significative.
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