Mentre è tutto pronto per le semifinali di Champions League, sempre più concreta la possibilità per San Siro di ospitare una delle prossime finali.
La Champions League è pronta a tornare. Tutto pronto per le semifinali della massima competizione europea, con le quattro squadre rimaste pronte a darsi battaglia per continuare a tenere vivo il sogno di diventare campioni d’Europa. Dopo lo spettacolo visto durante i quarti di finali l’attesa per questi grandi match è sempre più snervante, con la voglia di divertirsi e di poter ammirare grandi campioni e grandi giocate.
Si comincia con la gara tra due grandi potenze del calcio europeo, con il Bayern Monaco di Thomas Tuchel che ospiterà all’Allianz Arena di Monaco di Baviera il Real Madrid di Carlo Ancelotti, che dopo aver eliminato i campioni in carica del Manchester City è diventata la squadra favorita per la vittoria finale.
Mercoledì, invece, la sorpresa Borussia Dortmund guidata da Edin Terzic ospiterà il Paris Saint Germain di Luis Enrique, con Kylian Mbappé pronto a trascinare la sua squadra verso la conquista di quello che sarebbe il primo titolo.
Il muro giallo del Signal Iduna Park è pronto a trascinare i Die Borussen, con l’obiettivo di raggiungere una finale di Champions League che manca ormai dalla stagione 2012-2013. Intanto, il vice segretario della UEFA, l’italiano Giorgio Marchetti, ha parlato della possibilità di vedere San Siro ospitare una delle prossime finali della massima competizione europea.
Nel giugno del 2023 lo stadio Giuseppe Meazza era stato inserito nella lista delle candidate ad ospitare le finali di Champions League del 2026 e del 2027, insieme alla Puskas Arena di Budapest. Intervenuto ai microfoni de “La Politica nel Pallone”, storica trasmissione radiofonica della Rai, Giorgio Marchetti ha parlato di questo scenario, sottolineando come siano alte le possibilità per San Siro di ospitare una delle prossime finali: “La finale della nuova Champions League a Milano nel 2026 o 2027? Ci sono buone possibilità, del resto San Siro pur non essendo il più moderno degli stadi è una icona del calcio internazionale, riconosciuto da tutti gli sportivi, soprattutto dai tifosi di calcio. La decisione definitiva dovrebbe arrivare a fine maggio, l’Italia è impegnata nel processo di candidatura. Vedremo come si concluderà“.
I due stadi dovrebbero quindi equamente dividersi gli ultimi atti della competizione. Per lo stadio di Milan e Inter si tratterebbe della quinta finale, dopo le edizioni del 1964/65, del 1969/70, del 2000/01 e del 2015/16.
Piccola parentesi di Marchetti anche sull’affollamento dei calendari: “Non credo si possa parlare di caos di date, c’è un calendario internazionale creato circa 20 anni fa e perfezionato nel corso degli anni. Adesso abbiamo un sistema che riserva alcuni periodi alle nazionali e il resto del tempo ai club, con alcuni spazi infrasettimanali riservati alle competizioni europee. Certo oggi gli impegni sono tanti soprattutto per i club più esposti e i calciatori top. Trovare un compromesso utile a tutti è una attività molto complicata e difficile, sicuramente lavoriamo in cooperazione.“
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