L’ex Juventus Michele Padovano ha raccontato ai nostri microfoni la sua tragica storia: dalla Champions con i Bianconeri al carcere ingiusto.
La vita di un calciatore è senza dubbio molto privilegiata: tanto denaro e zero problemi dal punto di vista economico. È però anche vero che c’è molto di più ed ogni calciatore ha una propria storia, dove essere ricchi passa totalmente in secondo piano. Lo sa molto bene Michele Padovano, passato dal vincere una Champions League da protagonista nel 1996 con la maglia della Juventus a ben 17 anni di vero e proprio calvario, frutto di una accusa infondata.
L’ex attaccante bianconero era stato accusato di aver finanziato un traffico di droga internazionale gestito dall’amico Luca Molise (realmente colpevole). Tutto a causa di un prestito di 35mila euro che l’ex azzurro face all’amico, legato però all’acquisto di un cavallo e non alla droga. Dopo l’arresto nel 2006, solo nel 2023 è stata finalmente fatta giustizia, con Padovano assolto da ogni accusa.
L’ex campione d’Europa, che segnò anche uno dei rigori decisivi nella finale di Roma contro l’Ajax, si è raccontato in esclusiva in un’intervista sul canale Youtube di Rompipallone. L’ex Juventus ha parlato della tragedia dell’arresto del 10 maggio 2006 e del carcere:
Ero davanti al semaforo. Tre macchine dei carabinieri mi fanno scendere dalla macchina e mi ammanettano senza nessuna motivazione. Ho passato 10 giorni in isolamento a Cuneo senza vedere l’aria e nessun parente. Successivamente sono stato trasferito a Bergamo, dove sono stato per 3 mesi in carcere. Passavo 20 ore al giorno chiuso in una cella. Poi ho fatto 8-9 mesi agli arresti domiciliari.
Padovano ha poi raccontato della gioia provata dopo l’assoluzione e della scelta di mettersi a nudo nel suo libro “Tra la Champions e la libertà”:
Il 31 gennaio 2023 sono stato finalmente assolto. Quel giorno ho avuto un pianto liberatorio assieme alla mia famiglia. Dopo 17 anni di processi è stata una liberazione. Inizialmente non mi sembrava il caso di mettere in piazza i miei sentimenti. Poi con la mia famiglia abbiamo pensato che la mia storia potesse servire a qualcuno, facendo capire a tutti che non bisogna mollare mai.
Durante la sua carriera Padovano ha avuto la fortuna di calcare i più grandi palcoscenici europei con la casacca della Juventus, con la quale ha vinto una Champions League nel 1996 al fianco di Gianluca Vialli, tra i pochi a restare sempre al suo fianco:
Ringrazierò sempre la Juventus per aver creduto in me e per avermi fatto vincere tanto. Gianluca è stata una persona davvero importante, uno dei pochi che mi è rimasto affianco. Chiamava sempre mia moglie per sapere delle mie condizioni. Non lo dimenticherò mai e non c’è giorno che penso a lui.
La storia di Padovano lascia senza dubbio tutti a bocca aperta e dimostra come tutto possa svanire in un attimo, senza un vero motivo. Dopo anni (probabilmente troppi) di accuse e lotta senza sosta è, però, stata fatta luce sulla verità.
This post was last modified on 25 Aprile 2024
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