Jakub Jankto, centrocampista del Cagliari, è tornato a parlare del suo coming out avvenuto lo scorso febbraio 2023. Tra le dichiarazioni anche una a sorpresa.
Nonostante ci troviamo nel 2024, ci sono argomenti che a seconda dell’ambiente in cui si affrontano sono ancora un po’ tabù, uno di questi è senza dubbio l’omosessualità nel calcio.
Non ne parlano tutti, chi però ha avuto il coraggio di farlo è stato Jakub Jankto, centrocampista del Cagliari che a febbraio 2023 ha deciso di smetterla di nascondersi per paura di essere giudicato ed è uscito allo scoperto facendo ufficialmente coming out. Da quel giorno indubbiamente il 28enne si è sentito liberato di un peso e a distanza di poco più di un anno ha rilasciato un’intervista a l’Equipe.
Al giocatore è stato chiesto se secondo lui, da diretto interessato le istituzioni sportive stiano facendo abbastanza contro l’omofobia nel calcio e negli stadi: “A volte ci sono campagne di sensibilizzazione, messaggi, spot pubblicitari, è molto bello. Ma, per esempio, la fascia da capitano color arcobaleno, trovo che non sia necessaria, non si dovrebbe fare più del necessario. Ciò sconvolge davvero le persone. Non sono convinto di questo metodo, perché so che alla lunga è controproducente. Il mondo del calcio è omofobo in alcuni continenti e in alcuni paesi. Ma in Europa la situazione è migliorata”.
Dunque secondo Jankto sensibilizzare è più che giusto però senza esagerare e cadere poi in qualcosa di forzato.
Essendo uno dei pochi che ha dichiarato la sua omosessualità pubblicamente, gli è stato anche chiesto se volesse appunto essere un ambasciatore della causa LGBT nel calcio, visto l’importanza della causa al giorno d’oggi.
Il centrocampista però è stato chiaro anche in questa risposta: “Le istituzioni calcistiche non mi hanno contattato ufficialmente, ma non voglio comunque fare l’ambasciatore e non cambierò idea. Ho fatto coming out pubblicamente perché sono stato il primo giocatore a questo livello a farlo. Altrimenti non mi piace ostentare troppo il fatto di essere omosessuale“.
Il fatto di aver fatto coming out è stato semplicemente un modo per sentirsi libero di vivere la sua vita in modo naturale, non per far sapere necessariamente a tutti il suo orientamento sessuale.
L’obiettivo di rendere pubblico il suo essere e stato senz’altro il prossimo passo per riuscire a vivere la propria vita sentimentale senza porsi domande. Il giocatore adesso vuole vivere in tranquillità senza più nascondersi per paura di essere giudicato male: “Avevo già quattro fidanzati, alcuni venivano a vedere le partite allo stadio, incontravano i miei compagni. Questo è il futuro” ha dichiarato in fine.
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