L’amore e la nostalgia per l’Italia stanno nuovamente spingendo l’ex Serie A verso l’Italia. Il campione è pronto a tornare, con vesti differenti.
Una delle panchine più incerte in Serie A è sicuramente quella di Massimiliano Allegri. Il tecnico bianconero è ad un passo dal blindare il posto Champions e ha già un piede in finale di Coppa Italia, ma i vertici societari appaiono tutt’altro che soddisfatti. L’allenatore livornese è in bilico, malgrado il suo contratto termini nel giugno 2025.
In casa Juventus stanno prendendo piede più ipotesi per il successore di Allegri. Il principale indiziato sembra essere Thiago Motta, il quale sta temporeggiando il suo rinnovo con il Bologna. Chissà se Giuntoli prenderà in considerazione la strada che porta ad una vecchia gloria del nostro campionato. Si tratta di Carlos Tevez, ex attaccante, tra le altre, della Vecchia Signora e ora alla guida tecnica dell’Independiente di Avellaneda.
L’Apache sta ottenendo ottimi risultati con il club argentino e sogna il ritorno in Italia, come affermato nell’intervista concessa a “La Gazzetta dello Sport”:
“L’Italia è nel mio cuore. Mi piacerebbe tanto tornare, magari da allenatore. La Serie A è uno dei migliori campionati al mondo e penso di dover crescere per meritarmela.”
Carlitos è alle prime armi da tecnico. Per ora solamente due avventure in panchina, nel 2022 al Rosario Central e un anno dopo nell’Independiente. Tevez sta crescendo nelle nuove vesti e dovrà fare ancora tanta strada per guadagnarsi un top club. All’attaccante non mancano di certo garra e cattiveria, come in mezzo al campo, d’altronde.
Difficile trovare uno come lui al giorno d’oggi. Ne è sicuro anche l’ex United e City, il quale si è pronunciato su un suo possibile erede in Serie A:
“Non esiste un nuovo Tevez. Non ho trovato nessuno che mi assomigli, non tanto dal punto di vista tecnico, quanto da quello del sacrificio e dell’agonismo. Io mettevo il cuore in campo, davo tutto me stesso. Ora credo che questo si sia un po’ perso, non solo in Italia ma in Europa in generale.”
Tra i club italiani quello a cui l’Apache è più legato è certamente la Juventus, squadra in cui ha militato per due stagioni dense di ottime cose. Un legame stretto anche grazie agli allenatori avuti in bianconero, da cui Tevez trae ispirazione:
“Mi ispiro a Conte per la passione e l’ossessione per la vittoria, da Biella ho preso l’attenzione ai dettagli e da Ferguson mi porto la grande calma nella gestione del gruppo. Ma di bravi ne ho avuto tanti, penso a Mancini e Allegri. Se devo dire un maestro preferito, scelgo Antonio.”
Tenacia, forza di volontà e grinta ci sono tutte, manca solo un po’ di esperienza nel bagaglio da allenatore per spiccare il volo, magari nuovamente verso il Bel Paese.
This post was last modified on 11 Aprile 2024
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