L’ex Lazio ha elogiato Maurizio Sarri, nonostante la sua parentesi in Serie A sia finita proprio con il tecnico toscano.
Il calcio europeo sta andando verso la conclusione della propria stagione. In palio ci sono ancora diversi titoli nazionali e le coppe europee, pronte a far godere gli appassionati ed i tifosi nella transizione primavera-estate. Il mese di maggio è, come sempre, pronto a regalarci diverse emozioni: quelle del rush finale in Premier, quelle della magia del Bayer Leverkusen oppure quelle della seconda stella dell’Inter. Tant’è che, da qualsiasi prospettiva si guardi, il termometro emotivo del calcio europeo è pronto a salire di temperatura. Tuttavia c’è anche chi è passato inosservato per diverso tempo, nonostante la militanza in Serie A.
Forse “inosservato” non è la parola adatta, considerando come sia impossibile non riconoscerlo. Sta di fatto che Il Pirata Vedat Muriqi ha sempre avuto un rapporto di odio e amore con il calcio italiano. Il passaggio alla Lazio non è stato dei più memorabili, condito da due reti segnate entrambe all’Atalanta. Dopodiché l’approdo in Spagna ha fruttato tutto un altro bottino a Muriqi, dopo che il kosovaro ha centrato ottime stagioni con la maglia del Maiorca. Eppure la parentesi Lazio lascerebbe pensare ad insoddisfazione per Muriqi, che però ha elogiato il lavoro di Maurizio Sarri.
Vedat Muriqi non è uno dei giocatori che i tifosi della Lazio ricordino più volentieri. A volte sgraziato, decisamente non bello da vedere, eppure funzionale in un certo tipo di squadra, come dimostra la sua vita a Maiorca. Viene però da sé che con il gioco tutto palla a terra di Sarri non c’entri granché. Eppure l’ex Lazio ha elogiato l’allenatore toscano in un’intervista a The Athletic: “Dal punto di vista tattico è un mostro. Il migliore che abbia avuto. Non giocavo molto, ma godevo in campo ed in allenamento. Lui però voleva attaccanti piccoli e rapidi. Con un pennellone come me non sapeva che fare”.
Dopodiché Muriqi ha raccontato un aneddoto sul suo addio: “Andai a chiedergli cosa pensava di me e dove potevo migliorare. È stata una chiacchierata onesta, trasparente ed eccezionale. Lo ringrazia e gli chiesi di darmi una mano per il trasferimento. Quindi sono andato a Maiorca ed il resto è storia”. Storia sì, per lo meno in Spagna, considerando come Muriqi si sia rivelato uno dei migliori negli ultimi anni di Liga con la maglia maiorchina. A dimostrazione di quanto il contesto faccia la differenza per un calciatore di questo livello: non è mai troppo tardi per stupire.
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