Ultimo aggiornamento 2 Aprile 2024 22:57 di redazione
La prima semifinale di Coppa Italia ha subito destato emozioni e polemiche. Nel mirino il rigore concesso e poi revocato dal direttore di gara durante il primo tempo. L’analisi secondo la moviola.
La prima delle due semifinali d’andata di questa Coppa Italia ha fatto discutere già pochi minuti dopo il suo avvio. Durante il primo tempo, sul parziale di 0-0, era stato concesso un calcio di rigore ai padroni di casa.
Il giocatore della Lazio Vecino, infatti, intercetta un pallone alto in area biancoceleste ma, da dietro, viene anticipato dal bianconero Cambiaso che riceve, così, un calcio da parte dell’avversario. Per il giudice di gara, si è trattato a primo impatto di un fallo netto. Ma l’intervento del VAR ha ribaltato la decisione, giudicando così irregolare la posizione del numero 27 della Juventus, ritenendo che quella del laziale Patric non fosse una giocata.
Sui social, i tifosi della Juventus hanno iniziato a commentare la decisione gridando all’errore arbitrale – considerando anche i precedenti fra l’arbitro Massa e le recenti direzioni di gare bianconere, su tutta quella contro il Genoa che ha visto il mancato rosso a Malinovskyi.
Con le squadre negli spogliatoi dopo i primi 45 minuti di gioco, Graziano Cesari a Sportmediaset è subito intervenuto per analizzare l’accaduto e, soprattutto, per fare chiarezza su un episodio apparentemente dubbio che ha infiammato subito il web.
Juve-Lazio: rigore si o no? La moviola
L’occasione a favore della Juve, verificatasi al minuto 10:31 di gioco, ha subito catturato l’attenzioni di tifosi nonché di esperti. Fra questi ultimi, Graziano Cesari, ex arbitro di calcio che ha ritenuto corretta la decisione dell’arbitro Davide Massa.
Il motivo? Secondo le interpretazioni arbitrali più recenti, quella del difensore laziale non può essere considerata una giocata. Nel caso in cui lo fosse stata, il protagonista avrebbe goduto di libertà nel colpire la palla che, nella maggior parte dei casi, viene giocata bassa.
Nessun errore, dunque, da parte del direttore di gara che ha saputo giudicare correttamente un occasione complicata in un momento molto delicato ed equilibrato della partita.
Le squadre sono andate negli spogliatoi in parità, sia di risultato che di occasioni. Ma l’episodio ha sicuramente influito sulla prestazione dei Bianconeri che hanno trasformato il nervosismo nelle due pesanti reti che portano le firme di Federico Chiesa e Dusan Vlahovic.
E ora le due squadre pensano già al ritorno in programma il 23 aprile. Perché all’Olimpico si strapperà il pass per la finale.