Sono trascorsi dieci giorni dalla vicenda che ha visti coinvolti Acerbi e Juan Jesus, ma le chiacchiere non stentano a placarsi. E dopo la pronuncia del Giudice Sportivo, spunta l’ipotesi per il partenopeo.
Quando uno sport importante e diffuso come il calcio diventa teatro di episodi divisivi e spiacevoli, non si fa che parlarne per giorni. Proprio come nel caso che ha coinvolto il difensore dell’Inter Francesco Acerbi e Juan Jesus, difensore del Napoli presunto bersaglio di insulti razzisti da parte dell’avversario.
Solo di presunzione si può parlare, vista la decisione che ieri sera è stata ufficializzata dalla FIGC: il nerazzurro, infatti, è stato assolto per insufficienza di prove. Non sussistono, dunque, gli estremi per una squalifica che era stata acclamata a gran voce dai tanti appassionati, indignati dall’ipotesi razziale che troppo spesso ancora macchia i valori di questo sport.
Le reazioni di Napoli e del suo giocatore non si sono fatte attendere. Con un lungo comunicato, la società partenopea ha dichiarato di voler proseguire da sola la lotta al razzismo contro ogni facciata portata avanti dalla Lega. E il difensore ha risposto con un pugno chiuso, in alto, tramite profilo Instagram.
Ma questa mattina spunta un’ipotesi per Juan Jesus, che potrebbe non chiudere qui la vicenda.
Dopo la sentenza del Giudice Sportivo, il caso fra i due giocatori è chiuso. Ma non in via definitiva. Perché, secondo quanto analizzato da Repubblica, a Juan Jesus si presenta una nuova possibilità.
Il brasiliano, infatti, potrebbe denunciare l’avversario nerazzurro in sede penale. Non è affatto da escludersi che il giocatore possa proseguire in questa direzione. Juan Jesus, infatti, si è sempre battuto per la lotta al razzismo e ora più che mai, a distanza di pochi giorni dalla Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale.
Questa l’unica ipotesi. Poiché, nel caso in cui il giocatore partenopeo presentasse un esposto sull’accaduto, senza fornire alcuna prova ulteriore, non ci sarebbe alcuno sviluppo. Acerbi, infatti, non può essere giudicato due volte per lo stesso fatto – secondo il principio generale del diritto.
Manifestazioni di sostegno all’azzurro da parte di tutto il popolo napoletano, pronto alla mobilitazione in occasione del match di sabato contro l’Atalanta in casa. La volontà resta sempre una: eliminare il razzismo dal calcio. Con i fatti, e con pochi cerimoniali. Ed il Napoli, fiero di ciò, ha già comunicato che non prenderà parte alla Keep Racism Out, la campagna della Lega Serie A contro l’odio razziale.
This post was last modified on 27 Marzo 2024
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