Intesa da 50 milioni di dollari, adesso Apple potrà finalmente risarcire tutti i proprietari che hanno avuto problemi con il dispositivo.
L’importanza di Apple nel nuovo mondo iper tecnologico è inutile ribadirla. La società multinazionale statunitense fondata nel 1976 da Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne a Los Altos, nella Silicon Valley, è attualmente la più grande azienda manifatturiera al mondo per ricavi, oltre a essere la più grande azienda tecnologica per fatturato e una delle aziende di maggior valore al mondo.
Ma anche una potenza mondiale di questo livello come Apple può incappare in qualche errore. Così come lo è stato quello della famosa tastiera “a farfalla” del MacBook, considerata una delle scelte più errate dal punto di vista tecnologico degli ultimi decenni. Il design è stato introdotto per la prima volta quasi dieci anni fa, nel 2015, e da subito si notarono i problemi. Un esempio lampante riguarda i tasti, che rispondono lentamente o addirittura non rispondono proprio se anche un solo granello di polvere o altri detriti finiscono all’interno.
Apple rimborsa i proprietari di MacBook: chi sarà risarcito
Questo design della tastiera particolarmente incline ai guasti ha causato non pochi problemi ai suoi proprietari, che però adesso potrebbero essere rimborsati a distanza di parecchi anni. Infatti, in seguito a parecchie class action contro Apple, il giudice distrettuale Edward Davila di San Jose ha approvato un’intesa da 50 milioni di dollari che l’azienda con sede principale a Cupertino offre agli oltre 86 mila utenti che dal 2015 al 2019 hanno avuto problemi con le tastiere a farfalla nei MacBook, Macbook Pro e MacBook Air.
Ma quali saranno i clienti rimborsati? Secondo quanto riportano i media americani, tutti i proprietari dei suddetti MacBook che hanno avuto problemi con la tastiera dal 2015 di 2019 di questi stati: California, Florida, Illinois, Michigan, New Jersey, New York e Washington. I rimborsi per i clienti Apple vanno dai 50 fino a 395 dollari per le spese sostenute per la riparazione delle tastiere.
Il rimborso potrebbe non toccare a tutti gli utenti che hanno avuto grane con le tastiere a farfalla in quegli anni, ma il giudice ha voluto ribadire che: “nonostante non tutti coloro che hanno presumibilmente subito il danno riceveranno un risarcimento, il compromesso transattivo avvantaggia un numero significativo di individui“.