Nuovo annuncio con relative polemiche su Rafael Leao: proseguono le discussioni in questa stagione sul portoghese
Una stagione, quella del Milan, che sta procedendo a strappi, senza la necessaria continuità . L’ambiente rossonero vive tra alti e bassi, che hanno già fatto sfumare obiettivi importanti come la Champions League e la Coppa Italia e non hanno permesso in campionato di tenere il passo dell’Inter, ormai scappata via. Il tutto, viene simboleggiato dal rendimento di Rafael Leao, che sta seguendo più o meno la stessa andatura.
Nelle passate stagioni, il portoghese è stato un grandissimo protagonista, con gol, giocate, accelerazioni fulminanti che hanno permesso ai rossoneri di tagliare traguardi prestigiosi. Ma quest’anno le cose stanno andando diversamente. Decisamente meno incisivo, innanzitutto sotto porta, con un totale di appena 7 gol stagionali fin qui, ma anche nella manovra della squadra, con diversi momenti in cui prende delle lunghe pause ed è come fosse avulso dal contesto.
La scorsa settimana, in Europa League con il Rennes, lo si era rivisto finalmente in una delle sue versioni migliori. Immediato passo indietro in campionato contro il Monza, per lui e per tutta la squadra. Entrato nella ripresa per cercare la difficile rimonta, con un apporto che però non è stato particolarmente sostanzioso. Ancora una volta, il Milan ha messo in mostra i suoi limiti in termini di concentrazione sul lungo periodo. E il suo fuoriclasse non riesce ad avere la giusta costanza. Motivo per il quale, le critiche stanno arrivando copiose su di lui. Il passo definitivo verso lo status di top player affermato non è ancora stato compiuto.
“Leao non è un leader”, bocciatura clamorosa
Nei suoi confronti, ci è andato giù pesante Massimo Mauro, commentatore di ‘Sport Mediaset’. A margine della sfida con il Monza, ha definito in termini negativi la sua prestazione e in generale la sua attitudine in campo.
Mauro si unisce, nella schiera dei contestatori, a coloro che stigmatizzano la troppa concentrazione di Leao verso aspetti esterni al terreno di gioco. L’attaccante, di recente, si sta dedicando anche alla sua carriera musicale e per Mauro questo è imperdonabile. “Una grande squadra deve avere giocatori di livello e il più forte deve essere il più forte in tutto – ha spiegato – Il leader del Milan in questo momento è un rapper, in campo ciondola, non da’ la carica ai compagni. Fa qualche dribbling, ma poi? Con il Monza, non c’è mai stato e non ha dato nessun aiuto”. Si attende una pronta risposta sul campo.