Il cammino immacolato di Jannik Sinner in un 2024 finora da urlo produce delle immediate conseguenze: rivali lontanissimi
Si è parlato tanto, e giustamente, della possibilità che Jannik Sinner potesse scalzare Daniil Medvedev dalla terza posizione del ranking mondiale dapprima vincendo il torneo di Rotterdam e poi, incassata la notizia del forfait del russo a Doha, di farlo anche solo arrivando in finale all’Abn Amro.
A scanso di equivoci, continuando ad esercitare il ruolo di cannibale che tanto bene gli riesce dallo scorso ottobre in avanti, l’altoatesino ha trionfato nell’ultimo atto contro l’amico Alex De Minaur, incamerando il dodicesimo titolo ATP della sua brillante carriera. Non si contano ormai più i primati, assoluti e personali, battuti dal nativo di San Candido grazie alle vittorie in terra olandese.
Il ruolino recita: 15 vittorie consecutive nel circuito ATP – quindi senza nemmeno considerare le 5, tra singolare e doppio, messe in cascina in Coppa Davis a Malaga, 32 affermazioni negli ultimi 34 incontri, e primo giocatore nato negli anni 2000 ad aver raggiunto le 200 vittorie da professionista. Un uragano che sembra destinato a non fermarsi più.
Ci sarebbe poi anche la soddisfazione di essere il primo tennista, dai tempi di Lleyton Hewitt nel 2001, ad aver vinto il primo torneo immediatamente successivo al Major messo in bacheca.
Per finire, tanto per guardare al prossimo obiettivo, ci sarebbe anche la rimonta di fatto iniziata nei confronti del secondo posto nel ranking di Carlos Alcaraz, ora distante meno di 1000 punti. Ci sarà da divertirsi, insomma.
Non bisogna dimenticarsi che c’è un’altra classifica, che per inciso è quella che tutti abbiamo guardato fino al torneo di Vienna – occasione in cui Jannik staccò matematicamente il pass per le ATP Finals di Torino: la Race del 2024. Ovvero la graduatoria che tiene conto dei risultati dei vari atleti nell’anno solare, e che a fine anno qualifica i primi 8 per l’atto conclusivo una volta chiamato Master.
Qui il dominio di Sinner assume i caratteri di una vera egemonia. Non potrebbe essere altrimenti visto che nel nuovo anno l’azzurro non ha mai perso un incontro. Vincendo tutto quello che c’era da vincere.
Ecco che allora, scorrendo il sito che riporta la classifica aggiornata relativa alle sole performances del 2024, vediamo Sinner nettamente in testa con 2500 punti, seguito a distanza siderale da Medvedev a quota 1300, con Zverev terzo a 1135.
Ma dove sono Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, rispettivamente numero uno e due del tennis mondiale? Il serbo è quarto con 860 punti, mentre lo spagnolo è addirittura undicesimo con soli 500 punti, preceduto perfino, tra gli altri, dallo stesso De Minaur, da Hurkacz e da Tommy Paul. Insomma, per fare un parallelo di stampo calcistico, Jannik Sinner sta ora al tennis come l’Inter di Simone Inzaghi sta al campionato italiano. Peccato che il campione azzurro sia proprio tifoso del Milan, aggiungiamo con un filo di ironia.
This post was last modified on 19 Febbraio 2024
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