Un brutto episodio condiziona negativamente l’ultima partita di campionato: arriva una maxi squalifica per atteggiamento antisportivo
Un episodio molto negativo e con protagonista una figura che dovrebbe, in teoria, dare il buon esempio ai giovani ragazzi, contraddistingue negativamente una partita della Lega Nazionale Dilettanti. Ancora una volta a pagare il prezzo maggiore del comportamento irrispettoso di calciatori e dirigenti è il direttore di gara.
Purtroppo, non è la prima volta che il fischietto di turno diventa il capro espiatorio a cui addossare le colpe di questa o quella decisione. L’arbitro, a maggior ragione nei campionati di provincia in cui la sicurezza non è impeccabile, è sempre visto come il bersaglio facile su cui sfogare le proprie frustrazioni: un qualcosa che nel calcio dilettantistico non dovrebbe mai accadere, proprio perché è lì che si forgiano i calciatori del domani.
Ha avuto la sola ‘colpa’ di non approvare l’inizio della partita per via dell’impraticabilità del terreno di gioco. È bastata questa decisione, molto comune nelle partite domenicali della Terza Categoria, per innescare una rissa furibonda e che ha spinto il Giudice Sportivo a prendere un provvedimento molto pesante ai danni del diretto interessato.
Siamo in Campania, in provincia di Avellino, a pochi minuti dall’inizio della gara del Girone D di Terza Categoria tra Peluso Academy e la Sol Sports Club. Gara che però non si è disputata in via ufficiale a causa della decisione dell’arbitro presa dopo un colloquio avuto con i colleghi della terna arbitrale: il campo era infatti impraticabile e quindi si è deciso di rinviare l’incontro.
Tale decisione non è stata presa benissimo da un dirigente del Sol Sports Club. Ha inveito contro il direttore di gara, lo ha minacciato e persino tentato di aggredire. Solo l’intervento di diverse persone ha impedito al dirigente di innescare una rissa che sarebbe stata poco controllabile.
Il Giudice Sportivo, letto il referto di gara dell’arbitro, non ha avuto dubbi, essendo il dirigente in questione già inibito dalle attività sportive fino al 31 dicembre 2024. La nuova sentenza ha quindi esteso di ben sei mesi la squalifica, fino al 30 giugno 2025.
La sentenza del giudice conferma inoltre una ammenda di 150 euro al Sol Sports Club per aver permesso a un proprio tesserato, anch’egli squalificato fino al 31 dicembre 2024 di entrare in campo e minacciare l’arbitro.
This post was last modified on 18 Febbraio 2024
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