Pochissimi i precedenti ma è successo di nuovo: ecco come mai una squadra ha perso la propria gara a tavolino in Italia.
Difficilmente assistiamo a decisioni così drastiche eppure le gare perse a tavolino esistono da sempre ed ancora oggi, 2024, tengono banco. Naturalmente è difficile ormai che una squadra anche non professionistica perda un incontro per eventualità logistiche e defezioni varie. I comportamenti di tifosi e tesserati però fanno ancora oggi la differenza e perdere senza aver giocato è possibilissimo.
Evidentemente in questo caso il Giudice Sportivo ha ritenuto opportuno non lasciare nulla di intentato ed anzi, usare il pugno di ferro. Perdere a tavolino dopo una gara giocata e sudata o peggio ancora, senza neanche esser scesi in campo è sempre brutto, ma ci sarà naturalmente un perché. L’ultimo episodio si è verificato proprio in Italia e saranno i lettori della notizia e gli appassionati vari a giudicare.
0-3 a tavolino ufficiale: tutto stravolto in Italia
Probabilmente, giudicheranno e daranno anche ragione al Giudice Sportivo, gli stessi tifosi della squadra che esce sconfitta, andiamo a capire perché. Andiamo con ordine: la gara in questione è quella tra Sant’Arcangelo e Passignano, gara di Prima Categoria. A dirla tutta, stavolta la squadra sconfitta non ha neanche dovuto completare inutilmente i novanta minuti perché il direttore di gara ha chiuso l’incontro al 35′ della ripresa.
L’arbitro infatti non è riuscito a ripristinare la calma in campo ed ha dovuto chiudere l’incontro dieci minuti prima del previsto. La due squadre si sono rese purtroppo protagoniste di una rissa con il coinvolgimento di più persone tra cui, si legge nel comunicato, anche alcune che non facevano parte dei tesserati. Evidente che anche esterni siano entrati in campo al momento della maxi-rissa.
Tutto inizia per una punizione fischiata per i padroni di casa. I primi battibecchi sono tra D’Onofrio del Passignano e Cecchini del Sant’Arcangelo, poi l’ingresso in campo di persone non autorizzate ed ancora, un comportamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro da parte di Fabio Sparano del Passignano. Scene da far west e direttore di gara impossibilitato a richiamare l’ordine.
Da lì, la decisione quindi dell’arbitro di sospendere la gara e mettere tutto a referto. Esemplare, la pena del Giudice Sportivo. Entrambe le squadre hanno perso 3-0 a tavolino ed in più si faranno carico di un’ammenda di 320 euro a club. Anche i calciatori maggiormente esposti nella vicenda, Sparano, D’Onofrio e Cecchini sono stati poi squalificati.