L’ascesa del campione azzurro non è passata inosservata: tra i colleghi tennisti spunta uno che potrebbe raccoglierne l’eredità
Ha aspettato di compiere 22 anni. Ha atteso che uno più giovane di lui di oltre un anno e mezzo si prendesse la ribalta incamerando due tornei del Grande Slam, tra cui Wimbledon. È stato criticato, sminuito, sottovalutato, perché sembrava non esser mai in grado di fare quel salto. Di issarsi tra i migliori del mondo. E invece Jannik Sinner aveva un piano: sorprendere tutti.
Fare quello switch che tutti gli chiedevano e poi non fermarsi più. Che è quello che ha fatto dal torneo di Pechino dello scorso ottobre fino alla fine di gennaio. E chissà quali altre sorprese ha in serbo il talento di San Candido. A proposito di ‘serbo’: per avere un’idea della crescita esponenziale dell’azzurro basti pensare che negli ultimi quattro incroci con un certo Novak Djokovic, il 22enne ha vinto tre volte.
Che poi, ad esser precisi, sarebbero quattro su cinque se consideriamo la non trascurabile importanza che ha avuto il doppio di Malaga, quando Sinner, in coppia con Sonego, batté ancora una volta il numero uno del mondo, nell’occasione accoppiato al connazionale Kecmanovic.
Insomma, Sinner è letteralmente ‘on fire’. Quando la stella di un giovane tennista brilla così luminosa nel cielo, è inevitabile trovare qualcuno che dichiari di ispirarsi palesemente a lui. O addirittura di avere non poche cose in comune a livello di gioco e di mentalità. Il candidato numero uno a raccoglierne l’eredità – un titolo totalmente prodotto dallo stesso intervistato, giova ricordarlo – è un francese di 25 anni che sta attraversando un ottimo periodo di forma.
“Fisicamente Sinner ed io siamo molto simili, perché siamo entrambi molto lunghi. Osservo molto quello che fa. Guardo il suo atteggiamento, è molto calmo, molto concentrato, molto professionale. Il suo gioco è interessante perché è in grado di prendere i primi tiri senza forzare“, ha dichiarato nel corso di una recentissima intervista Ugo Humbert, il 25enne tennista francese fresco di high ranking con la sua 18esima posizione.
Il nativo di Metz, che nella settimana conclusasi l’11 febbraio ha vinto il torneo di Marsiglia battendo in finale Grigor Dimitrov, ha avuto altre parole d’apprezzamento nei confronti del campione azzurro, preso a modello e fonte d’ispirazione.
“Jannik ha fatto enormi progressi dal punto di vista fisico. Si muove molto bene, apre molto le gambe, ed è spesso in posizione aperta. E poi anch’io ho la sua qualità di prendere sul tempo il mio avversario, sia con il dritto che con il rovescio“, ha concluso il transalpino.
This post was last modified on 15 Febbraio 2024
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