Il mondo del calcio è sempre ricco di polemiche e di racconti shock da parte di alcuni calciatori sul rapporto con i tifosi: parla Robin Gosens.
L’ex esterno di Inter e Atalanta in estate ha deciso di dire addio alla Serie A e all’Italia per tornare in patria e mettersi in gioco nel campionato dei suoi sogni, la Bundesliga. Sin da bambino sognava di giocare nel campionato del suo Paese e lo ha ribadito più e più volte negli anni trascorsi in Italia, nonostante un rendimento di grandissima intensità in maglia Atalanta che avrebbe potuto portarlo su vette altissime.
La parentesi all’Inter è stata negativa, invece, per il tedesco, che a inizio stagione ha sposato la causa Union Berlino per essere protagonista anche in Champions League. La squadra rivelazione della passata stagione, però, è diventata improvvisamente una delle peggiori del campionato tedesco e ora è addirittura a rischio retrocessione.
Robin Gosens è tornato in Germania per giocare per la prima volta in Bundesliga ma la sua prima esperienza “a casa” è stata ed è tutt’altro che felice. L’Union Berlino è al quartultimo posto a +5 dalla terzultima in classifica e rischia fino alla fine della stagione.
I risultati, diametralmente opposti a quelli della passata stagione, hanno fatto imbufalire i tifosi che non sono per niente contenti di quanto sta accadendo.
Ma in alcuni casi si è esagerato e le richieste di miglioramento immediato ai calciatori si sono trasformate in vere e proprie minacce di morte o “augurio” di morte. E a raccontarlo è stato proprio Robin Gosens ai microfoni dei canali ufficiali del club tedesco.
“Dopo la partita con il Wolfsburg per 1-0 mi sono fermato a firmare autografi da alcuni tifosi”, ha raccontato Gosens, “e uno dei tifosi che mi chiedevano foto e autografi era lo stesso che mi aveva minacciato di morte dopo la partita contro il Mainz”.
Poi Gosens è sceso nei dettagli del racconto, sottolineando che proprio quel tifoso “scrisse che io e la mia famiglia meritavamo la morte. Le persone di successo come me non diventano così per caso”.
Racconto scioccante, quello di Robin Gosens, che crea enorme dispiacere a tutti i tifosi del calcio che vorrebbero vivere la propria passione sempre di più a contatto con i calciatori ma non è possibile proprio a causa di eventi del genere.
This post was last modified on 16 Febbraio 2024
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