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Calcio Internazionale

Maxi squalifica e rescissione: la stangata dopo l’esultanza

Un gol e soprattutto un’esultanza che costa caro al calciatore: rescissione del contratto e sei mesi di squalifica per il gesto fatto dopo la rete

Trattenere la gioia dopo un gol, soprattutto se bello e importante, è sempre più difficile. Ne hanno contezza un po’ tutti i calciatori costretti in qualche modo a trattenersi per non incappare in sanzioni disciplinari.

Niente maglia tolta, ad esempio, con una delle esultanze più classiche bandita dal regolamento e passibile di ammonizione. Ma quel che ha fatto Héritier Luvumbu, centrocampista congolese, è ancora peggio, almeno per chi lo ha giudicato e sanzionato in maniera pesantissima. Risoluzione del contratto da parte del proprio club e squalifica di sei mesi.

Il tutto per un gesto che in Ruanda non hanno per niente apprezzato, tanto da diventare un vero e proprio caso nazionale. Siamo nel campionato ruandese e la partita è quella tra Rayon Sport e Police. La prima squadra è quella dove milita Luvumbu che va in gol con una pregevole punizione. Gol importante, che permette alla sua squadra di salire al secondo posto in classifica, ma gol che costerà caro al giocatore.

Nell’esultare, infatti, compie un gesto dall’elevato valore politico e ora ne sta pagando le conseguenze: due dita sulla tempia, l’altra mano davanti alla bocca, un gesto che è stato compiuto anche dai suoi connazionali della Repubblica Democratica del Congo nel corso della Coppa d’Africa. Un gesto che assume un significato di protesta e denuncia contro la guerra silenziosa che da anni si combatte nel suo paese tra le forze governative e i ribelli dell’M23 appoggiati da Uganda e Ruanda.

Esultanza politica: sei mesi di squalifica e rescissione del contratto

Un gesto poco apprezzato in Ruanda, tanto da diventare in maniera pressoché immediata fonte di polemiche e di discussioni. Il Rayon Sport non si è fatto troppi scrupoli a rescindere il contratto di Luvumbu (nel comunicato si parla di risoluzione avvenuta di comune accordo), volendo mantenere la propria distanza dalle questioni politiche.

Il gesto dopo il gol non è stato apprezzato (ANSA) – Rompipallone.it

Ma il licenziamento non è l’unica sanzione che ha dovuto scontare il centrocampista congolese: la Federcalcio del Ruanda ha, infatti, deciso di squalificarlo per sei mesi. Una sospensione allargata anche in campo internazionale, così il giocatore non potrà tornare in campo in tutte le squadre della CAF (la Federcalcio africana).

Una sanzione destinata a far discutere, come ha fatto discutere il gesto di tutti i calciatori della Nazionale del Congo che hanno mostrato lo stesso gesto nel corso della coppa d’Africa.

This post was last modified on 14 Febbraio 2024

Bruno

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