L’annuncio da parte della Ferrari fa discutere: su Hamilton arriva un parere autorevole e mette in discussione molti aspetti sulla scelta del Cavallino.
Le indiscrezioni, poi le timide conferme e infine un annuncio che non poteva più essere rimandato. Fuga di notizie o no, la Ferrari ha deciso di rompere gli indugi, lanciando una nuova stagione della scuderia che partirà nel 2025.
Lewis Hamilton porterà in Ferrari esperienza, programmazione, ma soprattutto la clamorosa idea di provare a vincere un Mondiale dopo un dominio da record, spezzato poi dallo strapotere della Red Bull e di Max Verstappen. I tifosi hanno accolto l’annuncio favorevolmente, ma il trattamento riservato a Carlos Sainz non è piaciuto per una serie di motivi.
Lo spagnolo ha infatti vinto l’unico Gran Premio della passata stagione, ha mostrato attaccamento e margini di crescita, ma ha incassato un benservito indiretto che ha fatto clamore. Il pilota in maniera molto signorile ha commentato la situazione mascherando la delusione, e affermando che c’è una stagione alle porta in cui l’unico obiettivo è vincere.
Sarebbe una rivincita importante ma delicata, proprio nel momento in cui la Ferrari programma il futuro con una coppia strabiliante che esclude Sainz, e che attira anche qualche polemica. Sulla situazione che vivrà la scuderia nella prossima stagione non si è pronunciata solo la stampa spagnola, diretta nel ribadire che Sainz è stato danneggiato, ma anche una voce molto autorevole, che ha spiegato pro e contro dell’operazione.
Gianni Minardi, in una intervista su Il Resto del Carlino, ha analizzato l’operazione della Ferrari, svelando quali potrebbero essere i lati positivi e quelli oscuri e delicati dell’arrivo di Lewis Hamilton.
Dopo aver ribadito che dal punto di vista del marketing la decisione è assolutamente impeccabile, e addirittura “brillante”, Giancarlo Minardi, fondatore dell’omonima scuderia che ora ha cambiato nome in Racing Bulls, ha dato una chiave di lettura differente ma azzeccatissima. Grazie alla sua esperienza Minardi ha sollevato un problema che non riguarda solo il trattamento riservato a Sainz, ma anche alcune indicazione relative a Leclerc.
“Se dal punto di vista del marketing la scelta è brillante – ha ammesso sul noto quotidiano –, gli aspetti sportivi lo sono meno”. Il motivo è chiaro. “La Ferrari non è rimasta senza titoli per una generazione a causa di chi era al volante. Per questo motivo Hamilton non è una garanzia di successo, così come non lo era Vettel”, ha ammesso.
Minardi sottolinea quindi che “In F1 è fondamentale avere una macchina vincente”, ma analizza anche il momento di Leclerc. “Come la prenderà? Gli hanno prolungato il contratto per puntare su di lui, ma passa una settimana e gli mettono accanto Hamilton che è una leggenda. Ci sono stranezze in questa storia”, ammette Minardi, che poi chiude con un commento secco. “In ogni caso, io avrei tenuto Sainz”.
This post was last modified on 8 Febbraio 2024
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