Una decisione destinata a far discutere (ancora!) e che sta facendo il giro del web proprio in queste ore. Arriva direttamente da Udine e riguarda il caso Maignan.
Udinese-Milan è stata, senza dubbio, la partita dei cori razzisti contro Mike Maignan. Un caso che ha ovviamente scatenato le polemiche, accendendo nuovamente i riflettori su un tema che ogni due per tre torna pericolosamente di attualità. Che negli Stadi si respiri un’aria spesso non conviviale e pacifica, questo è noto ormai da tempo. Quello del razzismo, però, è un problema ancora più serio, che in questi anni ha visto anche altri calciatori colpiti, da Koulibaly a Lukaku, in diversi stadi d’Italia.
Ora è toccato alla città di Udine, dove il portiere del Milan è stato letteralmente bersagliato da parole vergognose, ululati, cori razzisti. Il peggio che possa presentare in uno stadio di calcio, tutto riversato su un giocatore. E se inizialmente potessero esserci dei dubbi (a detta di alcuni) sulla veridicità della vicenda, col passare delle ore sono spuntati sul web dei video davvero inequivocabili.
Da qui la decisione di chiudere la Dacia Arena: un turno a porte chiuse. Parole di condanna da parte delle istituzioni del calcio, compagni di squadra ed in generale tanti protagonisti del mondo del calcio. Certo, questo sembrava non bastare, soprattutto in quel di Udine dove evidentemente la cittadinanza ha sentito il peso della pressione mediatica, che ha etichettato a più riprese il popolo friulano come razzista.
Preso atto della situazione, è stato il sindaco Alberto Felice De Toni a lanciare la proposta: dare la cittadinanza onoraria al portiere del Milan. Un gesto significativo, che senza dubbio avrebbe avvicinato il giocatore ma soprattutto l’uomo nuovamente alla città di Udine, permettendo cosi di lasciarsi alle spalle questa terribile vicenda.
Tutti convinti? Non proprio. In queste ore è arrivata la decisione del Consiglio Comunale che ha cosi deciso di opporsi alla decisione di conferire questo riconoscimento a Maignan. A respingere la proposta – si legge da ‘UdineToday’ – la minoranza di centrodestra. Un’opposizione efficace, visto che per arrivare a ratificare la decisione servivano i tre quarti dei votanti.
“Signor sindaco, non mi ha convinto”, le parole dell’ex Sindaco Pietro Fontanini, con le quali si può riassumere quello che è stato il pensiero di tutti i consiglieri di centrodestra. I vari membri che si sono opposti, poi, hanno proposto altre misure per tutelare anche l’immagine di Udine e provare ad avvicinare la città ed il portiere francese.
Tra queste anche “una giornata nella nostra città per verificare di persona la correttezza e la civiltà degli udinesi, organizzando eventuali momenti di incontro e confronto sui temi del rispetto reciproco e iniziative concrete per combattere ogni forma di discriminazione”, le parole che sono state riportate ancora da ‘UdineToday’.
This post was last modified on 29 Gennaio 2024
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