Ha dell’assurdo quanto accaduto in Turchia nelle ultime ore. La guerra fra Israele e Palestina ha portato all’arresto del calciatore dopo il match.
Gli ultimi 100 giorni sono stati caratterizzati da pagine e pagine di cronaca inerenti al conflitto scoppiato in quel di Gaza, in seguito ad attacchi terroristici da parte di Hamas in grado di tenere in ostaggio innocenti cittadini palestinesi così come israeliani. Un vero e proprio genocidio, abile a mettere in ginocchio due stati e capace di segnare indelebilmente la fine del 2023 nonché l’inizio del 2024. Tante, quindi, le forme di protesta attuate nelle principali piazze in giro per il mondo, tra chi ha scelto di schierarsi dalla parte della Palestina e chi invece dalla parte di Israele.
Una doppia medaglia in grado quindi di entrare a far parte anche del mondo del calcio nelle ultime ore, finita per portare addirittura all’arresto di un calciatore israeliano impegnato in Turchia. La cronaca degli eventi.
La vicenda che ha visto protagonista Sagiv Yehezkel nelle ultime ore ha dell’assurdo. Il calciatore israeliano si è infatti reso protagonista di un importante evento di cronaca in seguito al match fra Antalyaspor e Trabzonspor, giocatosi il 14 gennaio e deciso proprio dal giocatore in questione. Con la sua rete di testa al minuto numero 68 infatti, Yehezkel è riuscito a portare il risultato del match sull’1-1, contribuendo al raggiungimento del pari ad opera della formazione di casa.
Ad aver però fatto ben presto il giro del mondo, l’esultanza del calciatore dell’Antalyaspor, che ha mostrato una particolare scritta presente sulla propria fasciatura applicata al polso sinistro. “100 giorni dal 7 ottobre“, quanto scritto da Yehezkel, accompagnato dalla stella di David e in chiaro riferimento alla data dello scoppio del conflitto di Gaza. Un gesto che lo stesso esterno ha cercato di giustificare alle autorità locali come omaggio agli uomini, donne e bambini israeliani tenuti in ostaggio da ormai 100 giorni da Hamas, visto però tutt’altro che di buon grado sia dall’Antalyaspor che dal governo turco. Yehezkel è stato infatti messo fuori rosa e addirittura svincolato dal proprio club per “inneggio alla guerra“, andando però incontro a conseguenze ben più gravi.
Proprio così. In seguito al gesto sopracitato, Yehezkel è stato dapprima arrestato e poi rilasciato in giornata dalle autorità turche, che hanno interpretato il suo gesto come inneggio alla guerra nonché alla violenza verso i migliaia di palestinesi che hanno pagato con la propria vita il conflitto di Gaza e le azioni di Hamas. Una decisione, questa, che ha avuto conseguenze ben più grandi di una semplice polemica basata sul calcio, uscendo ben presto dal terreno verde di gioco.
Non hanno infatti tardato ad arrivare le proteste da parte del governo israeliano, fuori dai gangheri per quanto accaduto al proprio connazionale. “La Turchia ha dimenticato che quando ci fu il terremoto dello scorso anno, che portò 50.000 vittime al paese, Israele fu una delle prime Nazioni a mandare soccorsi. Ormai i turchi sono diventati pieni servi di Hamas“, l’entità del duro attacco. Tensione alle stelle, dunque, fra le due Nazioni, scaturita da un’esultanza ormai uscita dai confini del mondo del calcio e ben presto divenuta una questione politica.
This post was last modified on 15 Gennaio 2024
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