In Coppa d’Africa è stato sfiorato il dramma. La nazionale ha rischiato la vita nel viaggio verso la Costa d’Avorio.
Il mondo del calcio ha vissuto nella storia situazioni tante situazioni difficili. Se pensiamo a tragedie storiche che riguardano squadre di club non possiamo non ricordare il caso relativo ai brasiliani della Chapecoense o anche al Leicester, club vincenti e che resteranno nella storia per una tragedia. La caduta dei loro aerei resterà indimenticabile nella mente dei tifosi, cosi come la tragedia di Superga di anni fa con il Torino. Nelle ultime ore sono nuovamente si è sfiorato il dramma.
Sono stati momenti di panico quelli vissuti dalla nazionale del Gambia, in viaggio aereo per raggiungere la Cosa d’Avorio per la Coppa d’Africa. Il tutto si è consumato in meno di dieci minuti, nove per l’esattezza, in cui la selezione gambiana ha assaggiato veramente cosa significhi la parola “paura“. Tutto è iniziato con il volo aereo che avrebbe dovuto portare giocatori e staff verso il proprio ritiro per la manifestazione continentale. Volo che ha inspiegabilmente perso la pressione della cabina passeggeri, rendendo il brevissimo viaggio un vero e proprio inferno.
Il tutto è stato documentato da un giocatore da Saidy Janko, difensore dello Young Boys. Janko ha fatto da reporter d’eccezione per la tragedia sfiorata tramite i suoi profili social, in cui ha spiegato l’accaduto. Il difensore ha spiegato: “Siamo saliti sull’aereo noleggiato ed abbiamo subito avvertito un gran calore che ci ha fatto sudare copiosamente. Tuttavia l’equipaggio ci ha rassicurati, dicendo che l’aria condizionata sarebbe partita una volta in volo”. Così per non è stato, anzi il tutto è andato peggiorando. Infatti il calore è aumentato, mentre l’ossigeno ha iniziato a scarseggiare durante la fase di ascesa. Il tutto a dimostrazione di come la pressione della cabina passeggeri non fosse normale.
Sempre Janko racconta l’evolversi della vicenda: “In molti hanno iniziato ad addormentarsi profondamente dopo l’ingresso sull’aereo e dopo il decollo. Il calore e l’assenza di ossigeno hanno provocato mal di testa e fortissime vertigini. Durante il volo le condizioni sono peggiorate”. Peggiorate al punto di costringere il comandante ad un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Banjul dopo appena nove minuti di volo. Nove minuti di inferno vissuti dalla nazionale del Gambia, nel viaggio che avrebbe dovuto portarli verso un evento che per tanti significa un sogno.
Dopodiché l’atterraggio e i soccorsi, mentre Janko chiude così il suo racconto: “Se non fossi atterrati rapidamente, le conseguenze sarebbero state decisamente peggiori”. Il viaggio del Gambia verso la Coppa d’Africa si è trasformato da sogno di una vita in un incubo di nove minuti. Incubo in cui echeggiano le parole del CT Tom Sainfiet, riportate da La Repubblica, in cui parla di avvelenamento da monossido di carboni e di possibile morte in trenta minuti. Ora sta al team tecnico per la sicurezza dei voli di Air Cote d’Ivoire, compagnia che aveva noleggiato il velivoli, capire le cause dell’improvvisa perdita di pressione. Perdita di pressione che avrebbe potuto trasformare il volo in tragedia.
This post was last modified on 11 Gennaio 2024
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