Inter-Verona sarà un tema per molto tempo. Inoltre la FIGC ha aperto un’inchiesta per ciò che è successo a San Siro.
Gli episodi di Inter-Verona hanno lasciato un segno pesante sull’inizio del 2024 in Serie A. Le polemiche, scaturite dal mancato intervento del VAR sul gol di Frattesi, potrebbero andare avanti per diverso tempo. In primo luogo perché l’errore è chiaro ed evidente, come sottolineato da tutti gli esperti arbitrali. Poi perché apre alle perplessità nei confronti del VAR stesso. Infatti è evidente che ci sia qualcosa che, nella mediazione tra uomo e mezzo, non funzioni. Inoltre lo stesso VAR Nasca è stato “punito” dall’AIA e sarà rispedito in Serie B per scontare la sua pena.
Tralasciando la sfaccettatura galeotta, diventata quasi comica, c’è qualcun altro che rischia una pena vera e propria, sempre all’intero della sfera di Inter-Verona. Non si tratta dell’arbitro Fabbri e nemmeno di Bastoni. Il sospetto in questione è Sean Sogliano, ds del Verona, che ha espresso tutto il suo disappunto nel post partita di San Siro. Va rimarcato come Sogliano abbia protestato, ma in maniera pacata e civile, come ci si attiene ad un dirigente di livello. Tuttavia il procuratore federale Chiné ha aperto un fascicolo d’inchiesta nei confronti di Sogliano per alcune delle dichiarazioni rilasciate dopo Inter-Verona.
Sean Sogliano, attuale ds del Verona, si è reso protagonista e portavoce delle proteste scaligere al termine della sfida contro i nerazzurri. L’oggetto del contendere è chiaramente l’episodio tra Bastoni e Duda precedente al gol del 2-1 di Frattesi. In particolare Sogliano ha detto a DAZN: “Non si può fare questo errore. Quello che è successo è molto molto grave. Probabilmente qualcuno più in alto del VAR avrà deciso che doveva andare così”.
È proprio quest’ultima frase che ha messo con le spalle al muro il direttore del Verona, che ha chiaramente parlato di un’ipotesi di malafede. Parole che, dopo l’intervento di Chiné, potrebbero costargli caro.
Tanta della frustrazione di Sogliano è nata anche dalla situazione di classifica del Verona, terzultimo, e dalla situazione societaria degli scaligeri. Infatti la guardia di finanza aveva sequestrato le quote del presidente Setti prima di Natale, dopo che lo stesso Setti era stato indagato per bancarotta.
La frustrazione è quindi montata per Sogliano, che poi ha chiuso così: “È inutile parlare di mercato se poi non possiamo andare via da San Siro con un punto. È una mancanza di rispetto per una società che ha dei problemi”. Problemi o meno del Verona, è chiaro che diversi problemi li ha anche, in questo momento, l’applicazione del VAR.
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