Verstappen si lascia andare senza censure su uno dei temi principali della Formula 1 moderna. Le parole ora rischiano di costare caro al pilota
Max Verstappen, come oramai è ben risaputo a tutti, è una delle star del momento della Formula 1 moderna. Un pilota che però non si è mai abbassato a tanti lussi, sfarzi o alla vita che tanti suoi colleghi di lavoro fanno. Un ragazzo molto alla mano, che non nasconde mai il proprio pensiero, basta chiedere al suo ingegnere Gian Piero Lambiase che sicuramente può dirvi qualcosa in più, oppure basterà ascoltare qualche suo team radio, uno su tutti quello durante il GP di Spa di quest’anno. Anche stavolta l’olandese non ha lasciato proprio nulla al caso e si è espresso su alcuni temi tra cui quello della Sprint Race.
In un’intervista a Auto Motor und Sport il pilota olandese ha parlato di una serie di temi caldi. Uno su tutti sil nuovo format della Sprint Race, che è stato introdotto nel 2021 dalla F1 per regalare “spettacolo” ai fans, con una gara corta il sabato in alcuni appuntamenti del Mondiale. Iniziativa che però ha avuto l’effetto opposto, subendo critiche da tifosi ed addetti ai lavori, generando solamente caos nel fine settimana di gara e regalando spettacoli non proprio indimenticabili, con spesso mini gare noiose e a “trenino”.
Max Verstappen si scaglia contro la Formula 1
Il pilota della Red Bull spesso e volentieri nel corso dell’anno in varie interviste ha dimostrato tutto il suo disappunto per il nuovo format, criticandolo aspramente più volte in diretta mondiale. Oltre il format, nelle sue critiche spesso c’è stato anche un attacco a Liberty Media e a tutta l’organizzazione generale della Formula 1 che non sembra andare proprio giù al pilota. L’olandese ha sottolineato come questo nuovo modo di ragionare sia totalmente sbagliato, mettendo nella critica anche la famosa serie Netflix “Drive to Survive”, definendola inutile e distorta dalla realtà.
“Hanno riempito la Formula 1 di cose strane, oramai non riesco nemmeno più a capire quali siano le regole. E’ una presa in giro – le sue dichiarazioni -, è come un circo, uno schifo. Le Sprint? Una trovata commerciale che a noi piloti non piace. Leva tutto il fascino della gara che corriamo la domenica, è un format che ancora dobbiamo capire, serve solo per il lato commerciale”.