Lo scossone portato dalla Superlega può cambiare il calcio; ma il nuovo – probabile – format sarà aperto a tutti? La notizia.
Era il 2021 quando ci fu un primo terremoto dato da alcuni club scissionisti pronti a ribellarsi alla UEFA e FIFA. Real Madrid, Barcellona e Juventus le principali promotrici di quello che poi sarebbe divenuto un punto di svolta, pochi anni dopo, nel sistema calcio; europeo e non. Dunque dall’iniziale scossone del 2021 ci fu poi un decadimento dell’attenzione nei confronti di questo nuovo possibile format, ma nulla è mai rimesto fermo.
La società A22 di Bernd Reichart infatti, che ha preso in mano la questione Superlega prendendone la sua gestione, ha continuato a portare avanti la battaglia assieme ai club fondatori – principalmente Real e Barca – portando la questione davanti alla Corte di Giustizia Europea per rivendicarne i diritti. Il finale lo conosciamo tutti ad oggi. FIFA e UEFA non sono più i padroni del calcio e possono essere create altre competizioni; la concorrenza dunque, a FIFA e UEFA, è possibile. Ma chi potrà partecipare? L’influenza araba troverà spazio in questa nuova idea di calcio? La risposta arriva direttamente da Bernd Reichart stesso.
Ora la questione è sulla bocca di tutti, un terremoto che ha cambiato il calcio ma per ora senza ancora risvolti da segnalare.
La sentenza emanata dalla Corte di Giustizia Europea sulla Superlega cambia il calcio, così come l’ha cambiato la sentenza sul caso Bosman – per il calciomercato – anni addietro. Dunque la Superlega può esistere, così come possono esistere altre competizioni al di fuori di quelle create da FIFA e UEFA.
La Superlega dunque, in un certo senso, ha vinto, ma bisognerà vedere ancora se, effettivamente, potrà esistere o meno con le altre squadre e con il format che è stato proposto. Un format innovativo che promette, addirittura, tutte le partite visibili gratuitamente, con tante squadre e, a quanto pare, una scelta meritocratica su promozioni e retrocessioni.
Ma la Superlega potrà essere contaminata dall’Arabia Saudita che tanto sta nvestendo ora sul calcio? Questa la risposta di Reichart a Sportmediaset: “L’Arabia Saudita non troverà spazio. Potranno esserci solo club europei”.
Dunque la possibilità di partecipare ad un aeventuale Superlega vale solo per i club appertenenti all’Unione Europea e non ad altri continenti. Quindi l’Arabia, almeno per il momento, non potrà contaminare questo eventuale format nuovo, ma in futuro, data la loro potenza, non è da escludere un colpo di scena.
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