È l’app del momento: Threads sicuramente sta facendo parlare di sé in questi giorni, non appena il nuovo social firmato Meta è arrivato anche in Europa. Spuntano i primi alert legati ai problemi sulla sicurezza dei vari contenuti.
In questi giorni sembra che non si parli d’altro: l’arrivo in Europa di Threads è una novità che è stata accolta anche con un certo entusiasmo da parte dei vari utenti. I numeri fatti registrare in questi primi giorni europei dimostrano come il nuovo social targato Meta ha delle potenzialità importanti, anche per sfidare quella che sembra essere la sua principale concorrente, ossia X (ex Twitter, ndr). In molti, infatti, hanno notato una certa somiglianza con Twitter, social che negli ultimi mesi sta vivendo non pochi problemi.
Se Threads sarà o meno “la fine” della popolarità di X sarà solo il tempo a dirlo (anche se la sfida sembra ormai lanciata), ma intanto tutti i riflettori sono accesi sul nuovissimo social di Mark Zuckerberg, che ha avuto non poco da penare prima di far arrivare il nuovo social anche in Italia e in Europa. Immancabili, però, anche le critiche sulle quelle che sembrano essere le falle legate alla sicurezza. C’è un aspetto, infatti, portato alla luce proprio dagli utenti che farebbe preoccupare e non poco gli stessi.
Threads, primi problemi legati alla privacy? Cosa sta succedendo
Il successo riscosso da Threads in questi giorni è sotto gli occhi di tutti: tantissimi i nuovi iscritti per un social che faceva già parlare di sé da tempo ma che è divenuto disponibile in Italia e in Europa soltanto da pochissimi giorni.
Nel mentre gli utenti si godono questo nuovo social, sembrano emergere i primi problemi per Meta. Infatti, Threads offre la possibilità di poter pubblicare dei post sotto forma di nota vocale e in questi giorni sono divenuti virali anche gli sfottò allegati ai post anche di alcuni politici, come Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
Questo mette alla luce un problema: la difficoltà di moderare i vari post audio. Sono attesi, a tal riguardo, sicuramente delle implementazioni da parte del team degli sviluppatori, in grado magari di poter identificare e tracciare delle parole ritenute fuori luogo o dannose per la community e i suoi utenti. Servirà, però, sicuramente un lavoro importante e certosino per cercare di mettere la toppa a un problema che in molti hanno riscontrato in questi primi giorni di utilizzo da parte degli iscritti.