Ultimo aggiornamento 13 Dicembre 2023 11:31 di Bruno
La scomparsa del mito del calcio italiano è un motivo di grande tristezza per tutti gli appassionati sportivi che ne hanno ammirato le gesta
Il mondo del calcio in Italia è sempre stato un aspetto fondamentale della vita da diversi decenni e per varie generazioni. La Nazionale Italiana è infatti una delle più storiche e delle più vincenti a livello planetario. Con quattro Mondiali vinti e due Europei gode infatti di un palmares di tutto prestigio che è un vanto per la FIGC ma anche per tutto il popolo italiano. Di conseguenza sono molte le leggende di cui il nostro calcio può vantarsi, giocatori che hanno contribuito ai successi sopracitati. Oggi però è una giornata triste per uno dei miti che ha contribuito alla vittoria del primo Europeo per l’Italia, quello del 1968.
Antonio Juliano morto a 80 anni: è stato capitano del Napoli
In questo ore con grande tristezza si è appreso della scomparsa di Antonio Juliano, ex calciatore di ruolo centrocampista che ha legato la sua vita al Napoli. All’età di 80 anni se ne è andato con i suoi cari accanto proprio nel capoluogo campano, sua terra natale e dopo aver passato gran parte della sua vita legata alla città e alla squadra di Napoli.
Juliano da calciatore ha svolto la trafila delle giovanili con il club azzurro prima di entrare in prima squadra nel 1961. In azzurro ci rimase per diciassette anni, fino al 1978. Per dodici di queste diciassette stagioni fu anche il capitano del Napoli, un simbolo per tutta la società e un legame indissolubile ancora oggi con la tifoseria. Per lui in totale si contano 38 reti in 505 presenze da giocatore del Napoli contando tutte le competizione giocate nel corso della sua lunga carriera all’ombra del Vesuvio.
È stato senza dubbio uno dei migliori registi della storia del calcio italiano e anche in Nazionale ha sempre saputo farsi valere su altissimi livelli. Con la casacca dell’Italia si è distinto per la vittoria degli Europei nel 1968 e due anni più tardi per essere divenuto vice campione del Mondo. Prima di ritirarsi ha giocato anche un anno a Bologna, nel campionato 1978/79. Dopo la carriera da giocatore Juliano divenne anche dirigente del Napoli e molti sostenitori partenopei lo ricordano bene per essere stato colui che ha portato la leggenda Diego Armando Maradona in Campania direttamente dal Barcellona.