Ultimo aggiornamento 9 Dicembre 2023 15:39 di Enrico Pecci
Nuova conferenza stampa e nuove dichiarazioni da parte di Jose Mourinho. Di seguito riportate le sue parole prima del match di domani sera tra la Roma e la Fiorentina
Nonostante la stagione ancora lunga, domani 10 dicembre alle ore 20:45 andrà in scena la partita tra Roma e Fiorentina. Partita importante in quanto entrambe lottano per il posto in Champions League e con il risultato di domani sera una delle due potrà occupare il quarto posto in classifica in solitaria.
Attualmente è occupato dalla Roma con ventiquattro punti insieme al Napoli, mentre la Fiorentina è al sesto posto con un solo punto in meno.
Nella scorsa partita, la Roma ha affrontato il Sassuolo vincendo fuori casa per 1-2 grazie al gol di Dybala e Kristensen. Caratteristica è stata la conferenza stampa di Jose Mourinho dove ha rilasciato pesanti affermazioni sia sull’arbitro, ma anche sul Var e soprattutto sul giocatore del Sassuolo Berardi, dichiarazioni che non sono passate inosservato ma anzi hanno fatto aprire un fascicolo dalla Procura FIGC.
La conferenza stampa di Jose Mourinho per Roma-Fiorentina
Jose Mourinho in conferenza stampa ha fatto il punto sulla condizione della sua squadra alla vigilia del match di Roma contro la Fiorentina. Di seguito sono riportate le sue parole.
Jose Mourinho ha affermato che è stata una settimana buona in quanto lui con la squadra ha potuto lavorare con un’intensità alta. Ha continuato dicendo su come si aspetta l’avversario ovvero con una grande qualità e con una grande rosa. Parlando sempre della Fiorentina ha detto che hanno un’identità definita e ha sottolineato che sia la sua squadra che quella di Italiano lavorano entrambe per lo stesso obiettivo come dimostra la classifica.
Come anticipato la Figc ha aperto un fascicolo a causa delle sue parole nella scorsa conferenza stampa e Mourinho ha dichiarato, dopo essere stato ascoltato nella giornata di ieri da Chinè, che:
“Dalla giustizia sportiva mi aspetto giustizia. Non è stato un problema per me, la mia vita qui a Roma è lavoro e mi sono presentato spontaneamente. Sono felice, il procuratore federale Chinè mi ha dato l’opportunità di dire quello che potevo dire, che è la verità. Non ho mai offeso l’arbitro, né ho mai messo in dubbio la sua qualità. Ho utilizzato quell’espressione – che mi sembra normale e che utilizzo anche per me stesso – ma è stata capita diversamente dalle intenzioni. L’arbitro ha dimostrato di avere capacità per arbitrare quella partita. Non riesco a trovare nessun tipo di problema.”
Successivamente riferendosi alle sue dichiarazioni su Berardi:
“Problema del Sassuolo. Ma è anche un problema di personalità, perché quando mi hanno incontrato prima della partita, non mi hanno detto nulla. Mi salutano con grande cordialità e grandi sorrisi. Poi il giorno dopo dicono alla stampa che non sono contenti delle mie dichiarazioni. Ho il diritto e dovere di dire quel che ho detto. Un dovere perché un allenatore di livello deve difendere il calcio. Ci sono delle cose sul terreno di gioco che non possono succedere e che purtroppo succedono spesso”
Dopo aver parlato di Smalling affermando che non c’è nessuna evoluzione, mentre per Kumbulla, che si sta allenando con la squadra nonostante qualche limitazione e che potrebbe aiutare 10-15 minuti già per la prossima partita contro il Napoli o la prima gara di gennaio, si sofferma sulle designazioni arbitrali del match di domani sera che vede Rapuano come arbitro, Aureliano al Var e Marasca quarto uomo
“Penso che noi allenatori non dobbiamo parlare degli arbitri prima della partita. Questa è una riflessione che ho fatto da solo e che ho condiviso col procuratore. Dopo possiamo essere più o meno felici, criticare o meno. Ma dobbiamo partire dal principio che gli arbitri vogliono fare bene. Bisogna lasciarli tranquilli”.
Un vero e proprio dietrofront dopo il caso Marcenaro, arbitro di Sassuolo-Roma