Tensione in Napoli-Inter, volano urla e insulti: adesso c’è il rischio stangata in campionato per la società
La 14esima giornata si concluderà oggi con Torino-Atalanta, ma ha già dato i propri verdetti: l’Inter resta prima, ritornando al comando dopo il temporaneo primato della Juventus, conquistato con la vittoria all’ultimo respiro sul Monza.
Il Milan resta in scia vincendo contro il Frosinone e ritrovando un’armonia che, almeno in campionato, si era persa con il terzo risultato positivo di fila. La sconfitta del Napoli, invece, pone ombre e dubbi sui limiti della squadra azzurra che non sembra poter lottare per il titolo anche quest’anno.
La vittoria dei nerazzurri al Maradona brucia, soprattutto per come è arrivata: un 3-0 netto che non lascia dubbi, o quasi. Sì, perché sono state numerose e imponenti le proteste degli azzurri sia durante che nel post-partita.
L’intero operato della squadra arbitrale, tra campo e Var, non ha convinto dirigenza, giocatori e tifosi che adesso chiedono un provvedimento. Gli episodi più influenti sarebbero due, uno per tempo di gioco.
Il primo sul gol che sblocca la partita dei nerazzurri: un’azione che si conclude con il destro al volo di Calhanoglu che supera Meret, ma il contatto dubbio in questione è precedente ed è a centrocampo. Lì dove si sono scontrati Lautaro Martinez e Lobotka: l’argentino cade dopo lo scontro e nello scivolare porta con sé anche lo slovacco.
A inizio secondo tempo, invece, il secondo caso. Questa volta nell’area di rigore azzurra, dove Osimhen attacca per provare a pareggiare i conti e riaprire il match. Il nigeriano, però, viene spostato da Acerbi con un contatto gamba-caviglia che lascia qualche dubbio.
Rischio stangata per il Napoli: insulti a Massa
Massa in entrambi i casi analizzati lascia correre optando per la velocità di gioco e per evitare interruzioni. Da qui l’attesa per l’intervento di un Var che, invece, non potrà intervenire visto che spetta al direttore di gara valutare l’entità del contatto.
Casi che alzano ancor di più la tensione di un match che valeva tanto, sia per l’Inter chiamata a rispondere sulla vittoria della Juventus, sia per il Napoli in cerca di continuità e di solidità dopo l’addio di Garcia.
Le proteste non sono terminate in campo e si sono trascinate anche a fine partita, tanto che il presidente De Laurentiis ha indetto un silenzio stampa mandando soltanto il ds Meluso a comunicare con i media.
Il Mattino racconta di come furibondo, abbia poi chiamato la FIGC per esprimere il suo disaccordo sull’operato arbitrale, intanto i giocatori del Napoli scesi nel tunnel insieme a Massa gli avrebbero rivolto proteste e qualche parola di troppo.
Si teme, quindi, che l’arbitro o gli ispettori federali possano aver segnato l’indisciplina degli azzurri e prendere provvedimenti a riguardo. Se così fosse i giocatori rischierebbero non soltanto multe ma anche delle squalifiche che andrebbero a penalizzare il lavoro di Mazzarri e della squadra in vista delle prossime partite, partendo da quella di venerdì contro la Juventus.