Lutto nel mondo del calcio: quando le poche parole ed il duro lavoro premiano la carriera di un calciatore.
Nei giorni scorsi, purtroppo è venuto a mancare non solo un ex calciatore ed allenatore ma soprattutto un uomo con un bagaglio culturale fatto di valori ed insegnamenti. Il 2023 ha visto grandi gioie inaspettate – su tutte lo storico scudetto del Napoli dopo 33 anni – ma anche delle gravi perdite.
Un anno maledetto in cui ha visto andare via icone dello sport e della vita di tutti i giorni per valori ed ideali come Gianluca Vialli, ex calciatore e capo delegazione dell’Italia Campione d’Europa nel 2021. Recentemente, nell’ottobre 2023, ad 86 anni si è spento Bobby Charlton, icona del Manchester United, dopo una lunga malattia. Uomo capace di trascinare i Red Devils alla vittoria della prima Coppa dei Campioni e, fino al 21 maggio 2008, è stato anche il primatista di presenze (758) con la maglia del club inglese, venendo poi superato da Ryan Giggs.
Un anno che ha visto andare via uno dei presidenti più importanti e vincenti della storia del calcio, italiano, europeo e mondiale: Silvio Berlusconi. Non è un caso che al suo ultimo saluto, la piazza del Duomo di Milano, è stata presa d’assalto dalle bandiere dei tifosi rossoneri che hanno voluto omaggiarlo e ricordarlo dopo aver scritto la storia del Milan dalle vittorie in Serie A fino a quelle europee.
Per non parlare di come si è concluso il 2022 che ha colpito duramente il mondo del pallone: prima con la scomparsa di Sinisa Mihajlovic a soli 53 che ha sconvolto qualsiasi appassionato di calcio e non e la dipartita di O’Rey, Pelè, da sempre ritenuto tra i migliori della storia del calcio.
Addio a Marzuttini, un esempio di rispetto ed efficienza
Nei giorni scorsi, purtroppo, è venuto a mancare Paolo Marzuttini, ex calciatore ed allenatore. Aveva 87 anni ed oltre ad essere un buon allenatore è ricordato per la sua capacità di trasmettere grandi valori oltre che tattiche e consigli tecnici.
Un personaggio schivo e di poche parole che lo ha reso allo stesso tempo una persona particolare e dedita al sacrificio. Un grande portiere che ha vissuto le sue miglior stagioni in Serie D con la maglia del Portogruaro ed in categorie inferiori con le casacche di Triestina, Tolmezzo, Spilimbergo e Gorizia.
Da allenatore di rilevante importanza sono le sue esperienze con le giovanili di Majanese, Basaldella, Mortegliano, Olimpia Paderno e Castionese. Grazie alle sue qualità è riuscito anche a scovare talenti che sono riusciti ad esordire in Serie A come Birarda e Danelutti.