Ultimo aggiornamento 21 Novembre 2023 10:58 di Gennaro Di Finizio
Dopo la qualificazione dell’Italia arrivata ieri contro l’Ucraina, nasce la polemica nel post partita per un rigore non fischiato dall’arbitro.
Nonostante il pareggio sofferto, l‘Italia è riuscita a qualificarsi ad Euro 24, grazie alla vittoria ottenuta nel girone di andata contro l’Ucraina. Una gara che sicuramente non può definirsi una delle migliori giocate dagli Azzurri, ma l’obiettivo era uno: qualificarsi, e la squadra di Spalletti l’ha raggiunto. Una qualificazione quella della Nazionale che nel post partita ha creato un po’ di polemica, il motivo? Un rigore dubbio non dato all’Ucraina sull’intervento di Cristante ai danni di Mudryk durante il recupero concesso dall’arbitro. Un episodio che per qualche minuto ha preoccupato tutti gli italiani che stavano seguendo la partita.
Nel post partita si è ampiamente discusso di quanto successo è intervenuto anche l’arbitro italiano Luca Marelli che ha commentato l’episodio e la scelta poi presa dal suo collega spagnolo: “È complicatissimo. È difficile che il Var intervenga in questi casi, allo stesso tempo è difficile non fischiarlo”. Allo stesso tempo, c’è chi ha anche voluto provare ad immaginare una situazione totalmente opposta, in cui, l’episodio dubbio fosse capitato all’Italia e non all’Ucraina, in una partita così importante e delicata com’era quella di ieri sera. La squadra di Serhij Rebrov, infatti per qualificarsi avrebbe dovuto vincere a tutti i costi, visto lo scontro diretto a sfavore e anche la differenza reti.
La polemica generata dal mancato rigore dato all’Ucraina
Il telecronista Rai Alberto Rimedio dopo l’accaduto ha ammesso con tutta sincerità un suo parere: “A me è sembrato rigore. E anche rivedendo adesso le immagini ho la stessa sensazione. L’arbitro ha deciso così… ci è andata bene. Se fosse capitata a noi una cosa del genere ne parleremmo per due anni”.
Un’opinione chiara quella di Rimedio che non si è fatto intimorire da dire il proprio pensiero e soprattutto dai diversi pensieri dei suoi colleghi che non si sono trovati d’accordo con lui.
Alessandro Antinielli e Daniele Adani, infatti la pensano diversamente. Secondo loro la decisione presa dall’arbitro è è più che giusta, perchè Mudryk accentua la caduta. I due dopo aver fatto vedere l’episodio da un’altra prospettiva affermano che al momento del presunto tocco del giocatore azzurro, quello ucraino ha anticipato l’avversario toccando palla ma la sua caduta è avvenuta non perché è stato sbilanciato ma per indurre in inganno l’arbitro, cercando un escamotage per dare alla propria squadra la possibilità di qualificarsi.
Anche Giuseppe Bergomi ha detto la sua nel post partita di Sky Sport, dove ha ammesso che il tocco su Mudryk c’era: “L’arbitro non gli ha fischiato mai un fallo in tutta la partita, anche per il modo che ha di cadere. Credo sia stata questa la sua valutazione”.