Dopo la squalifica dovuta alle indagini su Sandro Tonali in merito alle scommesse, ecco l’ennesima beffa per il centrocampista.
Il caso scommesse che circa un mese fa ha coinvolto i calciatori del nostro calcio si è poi concluso con alcuni calciatori colpevoli in primis Nicolò Fagioli e Sandro Tonali. L’ex mediano rossonero dopo la squalifica e la shitstorm che lo ha coinvolto ha dovuto anche fare i conti quindi con l’opinione pubblica che non ha preso al meglio l’atteggiamento del campione italiano.
Di fatti quello che è successo è stata una pessima pubblicità per il calcio italiano, per la Nazionale e i calciatori che ne fanno parte, facendo emergere per qualche settimana il lato oscuro del calcio del nostro paese, da sempre ricco di questioni poco piacevoli e soprattutto che denotano quanto sia rimasto indietro rispetto al resto d’Europa. Dopo calciopoli e il caso di scommesse nelle categorie minori di qualche anno fa, ora l’ennesimo caso che sconvolge il sistema della Federcalcio e che infanga un intero movimento.
Scommettere non è un reato, ci mancherebbe altro, milioni di italiani ogni giorno scommettono su eventi sportivi o su giochi d’azzardo vari tentando la fortuna. Ma i calciatori, sin dagli inizi della loro carriera, sanno perfettamente che data la loro posizione e soprattutto professione sono obbligati a non dover scommettere su eventi sportivi dei quali fanno parte. C’è un dato di fatto che va ad aggravare la loro situazione: il fatto che scommettessero su piattaforme illegali, come poi reso noto da chi ha svolto le indagini.
Al momento i calciatori sopracitati tra cui Sandro Tonali, attualmente in forza al Newcastle, sono ufficialmente squalificati dal calcio giocato. Infatti come i più attenti hanno potuto notare Sandro Tonali è stato ‘squalificato’ anche dal famosissimo gioco FC24. Altra beffa che si aggiunge al caso. Il centrocampista italiano ha infatti subito, a seguito della squalifica, l’eliminazione del suo personaggio dal gioco, impedendo quindi ai giocatori di poterlo trovare nei pacchetti del FUT presenti all’interno del gioco e nella formazione per il Calcio d’inizio.
Una mossa che quindi fa capire come questa vicenda abbia condizionato anche un gioco per semplici appassionati, mandando comunque un messaggio forse a tifosi, appassionati e agli stessi calciatori. Noi ci auguriamo che comunque questa vicenda possa concludersi ben presto facendo precipitare le accuse verso i calciatori italiani e soprattutto verso la Serie A.