“Il padre è stato rapito”: dramma in campo, il gesto fa il giro del mondo

Ultimo aggiornamento 6 Novembre 2023 0:03 di Gennaro Di Finizio

Luis Diaz sta vivendo un periodo di grande apprensione. L’attaccante del Liverpool ha risposto sul campo con un messaggio chiaro.

La vita del calciatore colombiano Luis Diaz, attaccante del Liverpool, è stata improvvisamente scossa dal rapimento dei suoi genitori, avvenuto il 28 ottobre a Barrancas per mano del gruppo guerrigliero dell’ELN (Esercito di liberazione nazionale). Questo atto, mirato a colpire uno degli uomini simbolo dello sport colombiano, ha suscitato un’ondata di preoccupazione e richieste di intervento da parte del governo.

Mentre la madre del giocatore è stata rilasciata, il padre di Diaz, Luis Manuel, rimane ancora prigioniero dei guerriglieri. La situazione ha generato una fervente attività sui social, con un membro dell’ELN, Juan Carlos Cuellar, responsabile del dialogo di pace con il governo, che ha assicurato la liberazione imminente del padre. Inoltre, il comandante militare dell’ELN, Eliecer Herlinto Chamorro, noto con lo pseudonimo “Antonio Garcia”, ha ammesso che il rapimento è stato un errore.

Tuttavia, nonostante le assicurazioni, la situazione rimane tesa e la famiglia Diaz attende con ansia la liberazione di Luis Manuel. Questo evento ha scosso non solo il mondo dello sport, ma ha portato l’attenzione sulla delicata situazione della sicurezza in Colombia.

Il messaggio di Luis Diaz

Dopo il pareggio del Liverpool sul campo del Luton, l’esterno colombiano Luis Diaz ha espresso un appello straziante per la liberazione del suo padre, Luis Manuel Diaz, rapito di recente. Il giocatore, nel momento in cui ha segnato il gol del pareggio, ha mostrato una maglietta con la scritta ‘Libertad para papa’, sottolineando il desiderio urgente di riavere suo padre a casa.

Il messaggio di Luis Diaz per il papà
Il messaggio di Luis Diaz per il papà – (LaPresse) Rompipallone.it

In un comunicato condiviso sui social media dopo la partita, Luis Diaz ha dichiarato: “Oggi non parla il calciatore, oggi ti parla Luis Diaz, il figlio di Luis Manuel Diaz”. Ha continuato il suo appello chiedendo al gruppo ribelle ELN il rilascio immediato di suo padre e ha invitato le organizzazioni internazionali a intervenire per garantirne la libertà: “Mio padre, è un lavoratore instancabile, pilastro della nostra famiglia che è stato rapito. Chiedo all’ELN il rilascio immediato di mio padre e chiedo alle organizzazioni internazionali di intercedere per la sua libertà”.

Luis Diaz ha proseguito: “Ogni secondo, ogni minuto cresce la nostra angoscia; mia madre, i miei fratelli ed io siamo disperati, angosciati e senza parole per descrivere quello che sentiamo, questa sofferenza finirà solo quando lo riavremo a casa. Vi prego di rilasciarlo immediatamente, rispettando la sua integrità e ponendo fine al più presto possibile a questa dolorosa attesa. In nome dell’amore e della compassione, vi chiediamo di riconsiderare le vostre azioni e di permetterci di recuperarlo”.

Luiz Diaz, il dramma ha sconvolto tutti

Il manager del Liverpool, Jurgen Klopp, ha rivelato in un’intervista a Sky Sport che Luis Diaz, pur essendo ancora emotivamente coinvolto, ha deciso di tornare ad allenarsi tre giorni fa, poiché il campo e il gioco sono un rifugio sicuro che lo aiuta a concentrarsi e dimenticare momentaneamente la situazione difficile che sta vivendo.

La vicenda ha suscitato una valanga di sostegno da parte dei colombiani e della comunità internazionale, con numerosi messaggi di affetto e solidarietà verso Luis Diaz e la sua famiglia in questo momento estremamente difficile. La situazione è in corso di negoziazione, e nonostante la complessità, ci sono segnali positivi che offrono speranza per il rilascio di Luis Manuel Diaz.

Luis Diaz ha concluso il suo messaggio ringraziando tutti coloro che hanno mostrato sostegno e solidarietà: “Ringrazio i colombiani e la comunità internazionale per il sostegno ricevuto, grazie per tante manifestazioni di affetto e di solidarietà in questo momento difficile che tante famiglie del mio Paese si trovano a vivere”.

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