I soldi non fanno la felicità: è questo il proverbio che ultimamente sta identificando la squadra araba, al di sotto delle aspettative stagionali.
Le squadre arabe sono state le protagoniste indiscusse dell’ultimo mercato estivo. L’Arabia Saudita ha ingolosito tutti e perfino la Nazionale ha stravolto la proprio dirigenza, mettendo a comando della squadra Roberto Mancini ed, ultimamente, è stato presentato come vice Yaya Touré, allenato in passato proprio dall’ex allenatore nerazzurro.
Il fondo Pif – proprietario del Newcastle – ha il controllo dell’Al-Nassr, dell’Al-Hilal, dell’Al-Ittihad e dell’Al-Ahli, quest’ultima appena promossa nella Saudi Pro League. Se le prime due stanno rispettando a pieno le aspettative stagionali non si può dire lo stesso per l’Al-Ittihad. Per quanto riguarda l’Al-Ahli, essendo neopromossa, il quinto posto è più che soddisfacente per una società che ha acquistato calciatori del calibro di Roberto Firmino, Gabri Veiga, Mendy, Mahrez e Saint-Maximin, oltre che agli ex Serie A Ibanez, Kessiè e Demiral.
La squadra giallonera non sta ottenendo i risultati sperati e nonostante non stia facendo male nella Coppa Nazionale e nella Champions League Asiatica, si ritrova solamente al sesto posto in classifica.
L’Al-Ittihad è stata una delle regine del mercato e l’obiettivo era quello di vincere il campionato, approfittando anche dell’indebolimento delle principali contendenti: su tutte l’Al-Hilal, orfana di Neymar, la cui stagione si è conclusa a causa di un gravissimo infortunio rinvenuto durante una partita di qualificazione ai prossimi mondiali con il suo Brasile.
Durante l’ultima finestra di mercato, la squadra araba ha compiuto degli acquisti molto importanti: su tutti quelli del Pallone d’oro 2022 Karim Benzema, arrivato dal Real Madrid gratuitamente e di N’Golo Kantè, dal Chelsea in maniera gratuita. Tra gli altri, di rilevante importanza sono le spese fatte per Fabinho dal Liverpool, acquistato per una cifra vicina ai 50 milioni di euro, per Jota dal Celtic per circa 30 milioni di euro e per Luiz Felipe dal Betis per 22 milioni di euro.
Tanti investimenti ma pochi risultati: la squadra di Espirito Santo, per ora confermato ancora sulla panchina, non trova la vittoria in campionato da più di un mese e nelle ultime 15 partite giocate ha raccolto soltanto tre punti. Un periodo da incubo che, al momento, non rispecchia per niente le grosse spese della società intenzionata a far crescere il calcio arabo ma soprattutto ad ottenere successi con il proprio club. Ora anche la panchina del tecnico traballa e in società attendono risposte veloci.
This post was last modified on 4 Novembre 2023
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