Novità sul caso scommesse, è terremoto in Serie A: c’è la rivelazione del medico sul campionato italiano che coinvolge 40 calciatori
Non accenna a placarsi il terremoto partito con l’inchiesta di Fabrizio Corona con al centro il “Caso scommesse”. Un’ombra calata sulla Serie A che ha avuto come protagonisti diversi calciatori militanti nel campionato italiano e non.
In primis Nicolò Fagioli e Sandro Tonali, azzurri convocati proprio poco prima da Luciano Spalletti e costretti ad abbandonare il ritiro a Coverciano causa indagini accelerate proprio per la fuga di notizie che avrebbe allarmato le Forze dell’Ordine.
Entrambi squalificati, dopo aver patteggiato, sono stati esempio di una classe di calciatori che potrebbe riguardare molti più nomi. Una catastrofe che incombe sul calcio a livello internazionale soprattutto se si pensa ai nomi fatti da Corona di Tonali, poi rivelatosi attendibile, e Nicolò Zanioli, meno attendibile poiché il calciatore non sembrerebbe aver scommesso sul calcio.
Il “Caso scommesse”, però, ha terreno fertile nel campionato italiano: Corona in più riprese ha fatto riferimento a un fenomeno che si sta espandendo e che ha preso piede in tutta Italia, coinvolgendo più di 40 nomi.
Una notizia sconvolgente che ha fatto tremare la Serie A e che rivela un problema serio nella cultura e nell’educazione dei giocatori. La ludopatia, una malattia riconosciuta a tutti gli effetti, avrebbe avvinghiato diversi calciatori rendendogli difficile smettere.
Una questione che non può essere sottovalutata, a confermarlo è anche il medico di Nicolò Fagioli, Paolo Jarre, che è intervenuto nell’edizione odierna de Il Corriere dello Sport per sensibilizzare ancora una volta l’argomento.
Specialista in dipendenza dal gioco d’azzardo, Jarre ha chiarito come questo problema riguardi una percentuale che va dall’1 al 3% della popolazione. Ciò significa che, secondo una stima più specifica, in Serie A riguarderebbe dai 5 ai 15 calciatori, visto il totale di circa 500 atleti tesserati per club di massima serie.
Una percentuale che può aumentare sensibilmente se si pensa con quanta facilità questi ragazzi incomincino a guadagnare tanti soldi, abbiano tanto tempo libero a disposizione e un livello d’istruzione basso. Dai 15 calciatori si può facilmente arrivare, quindi, a un totale di almeno 40 in tutto il campionato:
Quell’1-3% va moltiplicato almeno per 3. Per me il problema riguarda almeno 40 calciatori di A.
Una cifra che spaventa e una stima che costringerà a valutare interventi formativi importanti in futuro per evitare che casi come quelli di Fagioli e Tonali si ripetano.
This post was last modified on 1 Novembre 2023
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