Ultimo aggiornamento 27 Ottobre 2023 17:03 di Nico
Un raro episodio nel mondo del calcio e come la vita di questa persona sia cambiata con la sua forza di volontà, dopo anni di buio totale questa è la sua rinascita.
La storia di un arbitro che ha fatto il giro del mondo. Il simbolo di un uomo che ce l’ha fatta con le sue forze, dopo un periodo cupo, se non nero della sua vita. Una storia da dover raccontare a grandi e piccoli, a chi vuole riprendersi la propria vita e a chi vorrebbe invece cambiarla. Il racconto che vi stiamo per narrare ha dell’incredibile e dell’assurdo. L’inizio di una nuova vita per questo signore è un esempio per tutti.
Riportata da tutti i giornali, blog e commentata su ogni social negli ultimi giorni è la storia dell’arbitro Rhamon da Silva Bandeira. Fin qui sembra tutto normale, un ragazzo che avvera forse il suo sogno più grande in una realtà sicuramente molto complessa come quella del Sudamerica.
E invece per arrivare a questo punto bisogna tornare indietro nel tempo per farvi capire il significato di una frase banale come quella del “bisogna dare una seconda chance a chiunque”.
La storia di Rhamon da Silva Bandeira
Rhamon da Silva Bandeira, un nome che però è molto noto tra le forze dell’ordine della sua città. Un uomo che cresciuto nella miseria ha dovuto adattarsi a vivere con illeciti e attività che non si possono definire sicuramente legali. Torniamo indietro e più esattamente nel 2021, quando questo signore per vivere si è dato ai furti a mano armata che però dopo poca hanno portato solo ad un arresto e alla vita dietro le sbarre. Da quel momento per Rhamon ricomincia una nuova vita, lontano dai standard passati, il ragazzo studia per diventare infermiere ma soprattutto si allena e si esercita per diventare arbitro. Carriera che procede anche, ma con una particolarità in campo, più esattamente sulla sua gamba, dove presenzia una cavigliera elettronica per monitorare gli spostamenti dei prigionieri in libertà vigilata. L’arbitro che ha fatto il giro del mondo è stato poi intervistato da Marca che raccontato la sua storia:
“Devo ammetterlo, nel novembre del 2021 ero dipendente dalla droga, volevo e cercavo una soluzione rapida per risolvere i tanti problemi che avevo e pensavo che le rapine fossero la strada più corta. In verità mi hanno solo peggiorato, oggi però sono libero. Ho finalmente l’opportunità di poter vivere con la società e divertirmi. L’arbitro e l’infermiere sono i miei sogni nel cassetto”