Brutta sconfitta per il Milan in Champions League contro il Psg, Cassano non perde occasione e accusa Rafael Leao.
Serata da dimenticare per il Milan che trova la prima sconfitta in Champions League contro il Paris Saint-Germain. Al Parc des Princes i rossoneri subiscono il passivo pesante di 3-0 perdendo anche il record per la porta inviolata.
Nelle precedenti due uscite europee, infatti, gli uomini di Pioli erano stati impeccabili dal punto di vista difensivo concedendo poco, non un dato da sottovalutare se si ragiona sul girone nel quale i Diavoli erano stati inseriti.
Con Newcastle e Borussia Dortmund, dunque, il Milan aveva dimostrato di potersela giocare e le speranze per una qualificazione agli ottavi sembravano concrete. Contro il Psg una serata che riporta i rossoneri ad una realtà che vede sempre più difficile la qualificazione.
La vittoria dei parigini li porta al primo posto del girone, mentre il Milan è ultimo. Un dato preoccupante se si pensa che i rossoneri sono ancora a secco di reti. Il risvolto dell’ottima difesa, infatti, è la penuria in avanti.
A inizio stagione sembrava che Pioli avesse trovato la quadra in attacco con il tridente Pulisic, Giroud e Leao. L’americano, arrivato in estate, si è integrato in poco tempo e ha dimostrato di avere un certo feeling con i compagni di reparto e anche nella realizzazione in senso stretto.
Anche Giroud sembrava in un buon periodo, ma il francese è a secco dal 1° settembre. Un’inflessione che ha inevitabilmente influenzato la prolificità dell’attacco rossonero. Ma a preoccupare maggiormente è Rafael Leao.
Il portoghese non va a segno dal 23 settembre, contro il Verona, partita in cui fu anche capitano. Da lì l’attaccante si è bloccato. La squadra, intanto, avverte la sua mancanza: Leao non è una fase ottimale e non riesce a guidare i suoi compagni come un vero leader dovrebbe fare.
Anche nell’ultima partita la sua prestazione ha lasciato a desiderare, non soltanto in fase realizzativa ma anche in quella di guida per la squadra. Nella diretta Twitch della BoboTv Antonio Cassano si è soffermato sul tema accusando senza mezzi termini il portoghese.
Non ha mai fatto un’azione o una giocata pericolosa. Se il mio giocatore più forte e non fai la differenza in queste partite, non va bene.
L’ex calciatore ha visto in lui una mancanza di personalità che non perdona ad un leader, dimostrando anche poca lucidità nelle scelte di gioco:
Ho l’impressione che sia come quei giocatori che crossano tanto per crossare. I tipici giocatori che non hanno personalità: ha fatto poco e niente, ha cercato giusto qualche tiro alla buona.
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